Qualche giorno fa Francesco Moxedano, consigliere comunale di Napoli dell'IDV ha presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco della città, Rosa Russo Iervolino. Nel Dicembre 2008 (solo un anno fa) Antonio Di Pietro disse "Idv uscirà entro la fine dell'anno dalla giunta Iervolino"...
Sembrava quindi logico che un consigliere comunale del suo partito presentasse la mozione di sfiducia, alla quale, ovviamente, si sono subito accodati sia il gruppo del Pdl, sia quello dell’Udeur che quello dell’Udc... raggiungendo quelle 25 firme che avrebbero portato ad una discussione in Consiglio Comunale con voto finale... un voto che avrebbe potuto portare alle dimissioni del sindaco. Insomma, esattamente quello che avrebbe voluto l'ex magistrato più ignorante del paese...
E invece no. Il ducetto Di Pietro ha fatto un bel voltafaccia (come per la vicenda referendum) e ha costretto, da buon padre padrone, il suo schiavo a ritirare la mozione e, quindi, salvare il deretano della sindachessa di Napoli. E la cosa più ridicola è la motivazione che dimostra, una volta ancora, che la vita politica di Di Pietro non è altro che un continuo "bastian contrario" di ciò che fa Berlusconi e il suo partito: "Non accettiamo in alcun modo di fare da sponda al Popolo delle libertà in Campania e in alcun altro luogo. Per questo deploriamo il comportamento del consigliere che, pur facendo parte del nostro gruppo, ha sottoscritto insieme al Pdl la mozione di sfiducia nei confronti della Iervolino. O il consigliere ritira immediatamente la firma o può considerarsi fuori dal partito"...
Quanto può essere credibile uno che non segue una linea politica ma solo quello che fa il suo avversario per fare l'opposto? Quanto può essere credibile uno che se ne fotte dei propri "valori" pur di andare contro al partito di Berlusconi?
Complimenti Ducetto...
lunedì 28 dicembre 2009
lunedì 16 novembre 2009
Alla faccia della professionalità... addendum
Nel post di sabato (Alla faccia della professionalità...) mi sono dimenticato anche una ulteriore 'chicca' che merita un update.
L'ultimo "ritocco" della fantastica applicazione (richiesta anche questa con urgenza e, pertanto, ogni sviluppo alla pene di segugio viene scusato e profumatamente pagato) contiene una nota relativa al fatto che in un campo di una tabella deve essere inserito un testo specifico ("Alessandro, stai attento a non sbagliare") in modo che il programma sia in grado di riconoscerlo con precisione e agire di conseguenza: "1,6"... ossia i due id dei record di una delle altre tabelle...
Insomma, per queste menti eccelse è più veloce inserire un qualchecosa di "hardcoded" (in parole povere 'fisso') e legato al codice, piuttosto che trovare una soluzione seria, tipo l'uso di un flag...
Ah... già... dimentico che i campi flag richiedono anni e anni di sviluppo...
L'ultimo "ritocco" della fantastica applicazione (richiesta anche questa con urgenza e, pertanto, ogni sviluppo alla pene di segugio viene scusato e profumatamente pagato) contiene una nota relativa al fatto che in un campo di una tabella deve essere inserito un testo specifico ("Alessandro, stai attento a non sbagliare") in modo che il programma sia in grado di riconoscerlo con precisione e agire di conseguenza: "1,6"... ossia i due id dei record di una delle altre tabelle...
Insomma, per queste menti eccelse è più veloce inserire un qualchecosa di "hardcoded" (in parole povere 'fisso') e legato al codice, piuttosto che trovare una soluzione seria, tipo l'uso di un flag...
Ah... già... dimentico che i campi flag richiedono anni e anni di sviluppo...
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sabato 14 novembre 2009
Alla faccia della professionalità...
In ufficio abbiamo il "peace-maker", ossia un pezzo di cavo elettrico spesso almeno 3cm, bello duro. Nonostante il nome rispecchi in pieno la sua funzione (ovviamente non è mai stato usato anche se spesso verrebbe voglia di...), io l'avrei sempre voluto chiamare "The Wolf", con chiaro e ovvio riferimento al personaggio interpretato da Harvey Keitel in Pulp Ficion (1984) ed alla sua splendida frase "I'm Winston Wolfe. I solve problems."
Ieri (Venerdì 13) l'avrei voluto usare volentieri sulle gengive del fornitore che come risposta ad una mia email, nella quale evidenziavo i problemi sia architetturali che realizzativi del database che si trova sotto una applicazione (oltretutto piuttosto importante) usata in azienda ha avuto il coraggio (e la sfacciataggine) di rispondere che sarebbe piaciuto anche a loro sviluppare un 'bel' database ma non hanno avuto tempo. Già.
Alla faccia della professionalità.
Oltretutto andando ad analizzare bene la cosa, è facile rendersi conto che il problema non sta nella mancanza di tempo, ma nell'incapacità di base. Il database in questione è composto da circa 15 tabelle. Eppure nonostante la sua ridottissima dimensione riesce ad avere una serie di difetti da record:
Mi piacerebbe fare il nome dell'azienda e del responsabile, ma rischierei troppo. Ma se volete contattatemi in provato che vi metterò in guardia molto volentieri da questa manica di incapaci.
Ieri (Venerdì 13) l'avrei voluto usare volentieri sulle gengive del fornitore che come risposta ad una mia email, nella quale evidenziavo i problemi sia architetturali che realizzativi del database che si trova sotto una applicazione (oltretutto piuttosto importante) usata in azienda ha avuto il coraggio (e la sfacciataggine) di rispondere che sarebbe piaciuto anche a loro sviluppare un 'bel' database ma non hanno avuto tempo. Già.
Alla faccia della professionalità.
Oltretutto andando ad analizzare bene la cosa, è facile rendersi conto che il problema non sta nella mancanza di tempo, ma nell'incapacità di base. Il database in questione è composto da circa 15 tabelle. Eppure nonostante la sua ridottissima dimensione riesce ad avere una serie di difetti da record:
- nessuna delle tabella è dotata di una chiave primaria, nonostante siano tutte dotate di un campo che ha quella funzione. Loro dicono che la loro "copia" di sviluppo ha le chiavi primarie e che non sanno come mai la versione nostra non le abbia: la risposta sta nel fatto che le hanno aggiunte dopo che lo hanno rilasciato, perchè mi manca ancora la voglia di cancellare chiavi primarie per il solo gusto di...;
- non esiste una "naming convention" costante: ad esempio, i campi di descrizione possono variare da XxxDesc, XxxDescr, DescrXxx o DescXxx. Questo non può derivare dalla fretta e dal poco tempo a disposizione, ma da vera a propria incapacità, dall'assenza di uno schema e di regole (mentali e/o aziendali) nello sviluppo di progetti. Oltretutto la cosa diventa ancora più grave quando questo accade in database molto piccoli;
- non esistono indici. Anche la risposta a questo appunto mi ha fatto inorridire: "non li abbiamo messi così potete metterli voi in base all'uso". Certo, peccato che le interrogazioni al sistema non le abbiao scritte noi, ma loro. Loro sanno come accedono ai dati, il tipo di query... insomma, loro hanno scritto l'applicazione e loro sono i più adatti a disegnare gli indici. Noi, semmai, possiamo intervenire dopo, aggiungendone ad hoc...
Mi piacerebbe fare il nome dell'azienda e del responsabile, ma rischierei troppo. Ma se volete contattatemi in provato che vi metterò in guardia molto volentieri da questa manica di incapaci.
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domenica 8 novembre 2009
Collegare il cervello... no?
Ci sono cose al mondo che non hanno spiegazione... misteri a cui gli scienziati cercano, ogni giorno, di dare risposte credili. Uno di questi è il capire perchè ci siano persone con un cervello funzionante che continuano credere ad alcune enormi bufale che si presentano sottoforma di "pagine" o "gruppi" su Facebook, promettendo un po' di tutto. Questo, ad esempio, è il periodo dell'"Account VIP con funzionalità incredibili", dei "10 milioni di iscritti per evitare che Facebook diventi a pagamento", i gruppi (e ce ne sono a quintali) che ti invitano ad iscriverti per poter sapere chi visita il tuo profilo.
Un vero e proprio mistero.
Io posso capire che la poca conoscenza del mondo dell'informatica possa portare a vedere nei computer quello che, in realtà, non sono. Chi guarda C.S.I., ad esempio, può facilmente convincersi che esistano sistemi di analisi audio in grado di prendere una registrazione di una telefonata e rimuovere il rumore delle macchine che passano, identificando il camion dell'assassino. Chi ha visto la prima serie (credo) di R.I.S. poteva facilmente credere che una patologa fosse in grado di identificare i segni di un omicidio sulla foto di un cadavere che le è stata inviata via MMS ed è stata proiettata su un muro. Per non parlare di come i computer siano in grado di leggere nella mente dell'operatore che al grido "ingrandisci la mano", con il solo click su un tasto il programma identifica la mano (quella giusta, ovviamente, non l'altra) e la ingrandisce in modo tale che si riconosce senza ombra di dubbio la scritta riflessa sull'anello. Il tutto semplicemente da un frame della registrazione della telecamera di sorveglianza.
Il fatto è che mentre in questi casi la fiction rende ovvio l'esagerazione, nel caso di Facebook è assolutamente incredibile come si possa credere (e, ancora peggio, diffondere) certe cose. Basterebbe fare due cose. La prima andare a guardare la pagine e/o il gruppo a cui si è invitati e la seconda pensare il perchè Facebook debba utilizzare gruppi e/o pagine realizzati ed amministrati da persone che con l'azienda non hanno nulla a che vedere, per rendere noto nuove funzionalità e/o iniziative? Se Facebook avesse realmente deciso di diventare a pagamento, perchè un numero di iscritti inferiore al 3% degli utenti deve essere sufficiente a far cambiare loro idea? E qualcuno potrebbe anche spiegarmi la logica per cui l'iscrizione ad un gruppo possa essere sufficiente a sapere chi son ole persone che visitano il mio profilo? E, domanda, una volta che li sappiamo, che facciamo? Li denunciamo per curiosità? Li contattiamo per sapere il perchè della visita? Gli chiediamo l'amicizia? E' solo curiosità morbosa?
Quando qualcuno vi invita ad un gruppo e/o a diventare fan di qualcosa... potreste collegare il cervello e pensarci? Se non lo volete fare, potreste evitare di girare anche a me l'invito?
Grazie.
Un vero e proprio mistero.
Io posso capire che la poca conoscenza del mondo dell'informatica possa portare a vedere nei computer quello che, in realtà, non sono. Chi guarda C.S.I., ad esempio, può facilmente convincersi che esistano sistemi di analisi audio in grado di prendere una registrazione di una telefonata e rimuovere il rumore delle macchine che passano, identificando il camion dell'assassino. Chi ha visto la prima serie (credo) di R.I.S. poteva facilmente credere che una patologa fosse in grado di identificare i segni di un omicidio sulla foto di un cadavere che le è stata inviata via MMS ed è stata proiettata su un muro. Per non parlare di come i computer siano in grado di leggere nella mente dell'operatore che al grido "ingrandisci la mano", con il solo click su un tasto il programma identifica la mano (quella giusta, ovviamente, non l'altra) e la ingrandisce in modo tale che si riconosce senza ombra di dubbio la scritta riflessa sull'anello. Il tutto semplicemente da un frame della registrazione della telecamera di sorveglianza.
Il fatto è che mentre in questi casi la fiction rende ovvio l'esagerazione, nel caso di Facebook è assolutamente incredibile come si possa credere (e, ancora peggio, diffondere) certe cose. Basterebbe fare due cose. La prima andare a guardare la pagine e/o il gruppo a cui si è invitati e la seconda pensare il perchè Facebook debba utilizzare gruppi e/o pagine realizzati ed amministrati da persone che con l'azienda non hanno nulla a che vedere, per rendere noto nuove funzionalità e/o iniziative? Se Facebook avesse realmente deciso di diventare a pagamento, perchè un numero di iscritti inferiore al 3% degli utenti deve essere sufficiente a far cambiare loro idea? E qualcuno potrebbe anche spiegarmi la logica per cui l'iscrizione ad un gruppo possa essere sufficiente a sapere chi son ole persone che visitano il mio profilo? E, domanda, una volta che li sappiamo, che facciamo? Li denunciamo per curiosità? Li contattiamo per sapere il perchè della visita? Gli chiediamo l'amicizia? E' solo curiosità morbosa?
Quando qualcuno vi invita ad un gruppo e/o a diventare fan di qualcosa... potreste collegare il cervello e pensarci? Se non lo volete fare, potreste evitare di girare anche a me l'invito?
Grazie.
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giovedì 5 novembre 2009
Non è solo un simbolo positivo, mi dispiace!
Ci voleva quel condannato di Travaglio a farmi riprendere a riversare i miei umili pensieri su queste pagine. Ci voleva un suo articolo da quel fantastico tuttologo narcisista che è per convincermi a riprendere a scrivere. E pensare che non c'era riuscito nemmeno il primo anniversario di questo blog....
"Ma io difendo quella croce" è un bellissimo articolo, non c'è che dire, scritto con quello stile pontificante che caratterizza Travaglio e, leggendolo, diventa quasi impossibile non condividere in toto le sue tesi e i suoi pensieri. Anche perchè, bisogna dirlo, su alcune cose l'autore ha perfettamente ragione, mettendo in risalto come, dopo la (sacrosanta, nda) sentenza della Corte Europea, se ne sono sentite di cotte e di crude un po' da tutte le parti.
Personalmente, però, la più bella (metaforicamente parlando) è stato lo stupore, di non so quale dei cagnolini al guinzaglio del pastore tedesco, per la scandalosa ingerenza della sentenza Corte Europea di Strasburgo... insomma il bue che da del cornuto all'asino.
Travaglio usa le parole di Natalia Ginzburg: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli.A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola.”, arrivando alla conclusione che diffondendo questo "messaggio" si arriverebbe al punto che "nessuno - ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia - si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso".
Questo, però, lo trovo un po' troppo semplicistico. Già. Perchè volenti o nolenti il crocifisso non rappresenta solo quegli ideali di fratellanza che la Ginzburg indica. Il crocifisso, proprio perchè un simbolo ha il significato che gli viene dato in un preciso contesto storico. Dietro a quel simbolo si sono perpetrate delle guerre (vogliamo parlare delle "Crociate"... magari in particolare la IV?), delle violenze inaudite (vogliamo commentare la "Santa Inquisizione"?) sino a quella guerra ideologica che ci continuiamo a portarci dietro. E bisogna smetterla di dire "sai, è roba accaduta secoli fa", perchè dimenticare non serve a nulla. Dietro quel simbolo ci sono persone che pontificano e cercano di imporre il proprio pensiero, i propri ideali.
Vogliamo insegnare la fratellanza, vogliamo trasmettere ai nostri figli il messaggio che gli uomini sono tutti uguali, perchè non usiamo altri mezzi che non generano odio? Fino a quando anche ad una persona al mondo il crocifisso darà fastidio, la sua presenza non potrà mai essere una presenza pulita, una presenza pura. Sino a quando qualcuno userà quel simbolo per i suoi scopi (e su questo condivido fe frasi finali di Travaglio), quello stesso simbolo non potrà mai trasmettere solo segnali positivi.
Paradossalmente affinchè il crocefisso sia veramente quel simbolo di eguaglianza e di fratellanza che la Ginzburg indica... il crocefisso dovrebbe essere staccato proprio dalle radici cristiane che lo caratterizzano.
Se no, tanto vale usare testi di canzoni che dicono la stessa cosa...
"Ma io difendo quella croce" è un bellissimo articolo, non c'è che dire, scritto con quello stile pontificante che caratterizza Travaglio e, leggendolo, diventa quasi impossibile non condividere in toto le sue tesi e i suoi pensieri. Anche perchè, bisogna dirlo, su alcune cose l'autore ha perfettamente ragione, mettendo in risalto come, dopo la (sacrosanta, nda) sentenza della Corte Europea, se ne sono sentite di cotte e di crude un po' da tutte le parti.
Personalmente, però, la più bella (metaforicamente parlando) è stato lo stupore, di non so quale dei cagnolini al guinzaglio del pastore tedesco, per la scandalosa ingerenza della sentenza Corte Europea di Strasburgo... insomma il bue che da del cornuto all'asino.
Travaglio usa le parole di Natalia Ginzburg: “Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino ad allora assente… Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli scolari ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato morto nel martirio come milioni di ebrei nei lager? Nessuno prima di lui aveva mai detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli.A me sembra un bene che i bambini, i ragazzi lo sappiano fin dai banchi di scuola.”, arrivando alla conclusione che diffondendo questo "messaggio" si arriverebbe al punto che "nessuno - ateo, cristiano, islamico, ebreo, buddista che sia - si sentirebbe minimamente offeso dal crocifisso".
Questo, però, lo trovo un po' troppo semplicistico. Già. Perchè volenti o nolenti il crocifisso non rappresenta solo quegli ideali di fratellanza che la Ginzburg indica. Il crocifisso, proprio perchè un simbolo ha il significato che gli viene dato in un preciso contesto storico. Dietro a quel simbolo si sono perpetrate delle guerre (vogliamo parlare delle "Crociate"... magari in particolare la IV?), delle violenze inaudite (vogliamo commentare la "Santa Inquisizione"?) sino a quella guerra ideologica che ci continuiamo a portarci dietro. E bisogna smetterla di dire "sai, è roba accaduta secoli fa", perchè dimenticare non serve a nulla. Dietro quel simbolo ci sono persone che pontificano e cercano di imporre il proprio pensiero, i propri ideali.
Vogliamo insegnare la fratellanza, vogliamo trasmettere ai nostri figli il messaggio che gli uomini sono tutti uguali, perchè non usiamo altri mezzi che non generano odio? Fino a quando anche ad una persona al mondo il crocifisso darà fastidio, la sua presenza non potrà mai essere una presenza pulita, una presenza pura. Sino a quando qualcuno userà quel simbolo per i suoi scopi (e su questo condivido fe frasi finali di Travaglio), quello stesso simbolo non potrà mai trasmettere solo segnali positivi.
Paradossalmente affinchè il crocefisso sia veramente quel simbolo di eguaglianza e di fratellanza che la Ginzburg indica... il crocefisso dovrebbe essere staccato proprio dalle radici cristiane che lo caratterizzano.
Se no, tanto vale usare testi di canzoni che dicono la stessa cosa...
"[...] Ma un'altra grande forza spiegava allora le sue ali,
Parole che dicevano: 'gli uomini sono tutti uguali'.
E contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
La bomba proletaria, ed illuminava l'aria
La fiaccola dell'anarchia
La fiaccola dell'anarchia
La fiaccola dell'anarchia [...]"
La fiaccola dell'anarchia
La fiaccola dell'anarchia [...]"
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domenica 11 ottobre 2009
Buon viaggio...
Sorridi, senza una ragione
Ama, come se fossi un bambino
Sorridi, non importa cosa dicono
Non ascoltare una parola di quello che dicono
Perchè la vita è bella così.
Lacrime, un'ondata di lacrime
Luce, che lentamente scompare
Aspetta, prima di chiudere le tende
C'è ancora un altro gioco da giocare
E la vita è bella così.
Qui, nei i suoi occhi eterni
Sarò sempre vicina quanto tu non ricordi da prima
Ora che sei là fuori solo con te stesso
Ricorda cos'è vero e che quel che sognamo è solo amore.
Conserva la risata nei tuoi occhi
Presto verrà premiata la tua lunga attesa
Noi dimenticheremo i nostri dolori
E penseremo ad un giorno più allegro
Perchè la vita è bella così.
Noi dimenticheremo i nostri dolori
E penseremo ad un giorno più allegro
Perchè la vita è bella così.
C'è ancora un altro gioco da giocare
E la vita è bella così.
Buon viaggio, Saskia.
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mercoledì 7 ottobre 2009
Birra e pop-corn... inizia lo spettacolo!
Ci voleva un anno e la Corte Costituzionale per dichiarare incostituzionale il Lodo Alfano? Posso capire Napolitano di cui rispetto la sua integrità (fortunatamente non sono come quel ducetto ignorante di Di Pietro), ma non riesco a capire come mai c'è voluto un anno per decidere una cosa ovvia. Bah! Amen, l'importante è che sia stata fatta giustizia su una legge assolutamente illogica... così come è vergognoso che la celebrità di Polanski venga usata come difesa da una accusa si stupro su una 13enne, non può essere accettabile che una persona, solo perchè "alta carica dello Stato", non debba subire processi.
E ora mi siedo sulla poltrona, pop-corn da una parte, Menabrea o Pedavena dall'altra e rutto libero: voglio essere comodo per vedere cosa succederà. Oggi mentre tornavo dal lavoro in bicicletta (a proposito... BikeMi) ho iniziato a immaginare scenari... e voglio condividerli qui:
(1) Berlusconi se ne fotte, urlando al complotto. Nulla cambia. Di Pietro continua ad urlare senza far nulla. Il PD continua a cercare un presidente, un segretario, una linea poltica o anche solo una qualsiasi idea intelligente. La lega continuerà nel suo ruolo di sparare cazzate a ripetizione. La sinistra continuerà a dividersi all'infinito, sino a quando avranno abbastanza partiti con un voto ciascuno (la vera eguaglianza). Si organizzeranno manifestazioni che verranno sospese solo se muoino 6 parà e non se muoiono 23 italiani a Messina. Repubblica continuerà a fare Gossip e Libero e Il Giornale continueranno a sprecare carta inutilmente. Gasparri andrà ai funerali del suo ultimo neurone.
(2) Berlusconi rassegna le dimissioni a Napolitano. Partono le consultazioni e alla fine danno l'incarico a Fini che per accordi rifà lo stesso identico governo. Migliora il preseidente del consiglio (ci vuole poco), ma nel governo rimangono personaggi inguardabili e inascoltabili. Di Pietro continua ad urlare senza far nulla. Il PD continua a cercare un presidente, un segretario, una linea poltica o anche solo una qualsiasi idea intelligente. La lega continuerà nel suo ruolo di sparare cazzate a ripetizione. La sinistra continuerà a dividersi all'infinito, sino a quando avranno abbastanza partiti con un voto ciascuno (la vera eguaglianza). Si organizzeranno manifestazioni che verranno sospese solo se muoino 6 parà e non se muoiono 23 italiani a Messina. Repubblica continuerà a fare Gossip e Libero e Il Giornale continueranno a sprecare carta inutilmente. Gasparri andrà ai funerali del suo ultimo neurone.
(3) Berlusconi rassegnale dimissioni a Napolitano. Partono le consultazioni e alla fine vengono indette elezioni. Si presentano gli stessi identici schieramenti,. Siccome il PD ancora deve trovare presidente, segretario, linea politica e idee e Di Pietro altro non fa che urlare senza proporre nulla di intelligente ci ritroveremo ancora con Berlusconi, con le sue paturnie, le sue menate, i suoi complotti e le sue bugie. E ripartirà la solita solfa.
(4) Berlusconi da le dimissioni e arrabbiato va a vivere in un altro paese. Di Pietro lo segue a ruota per potergli urlare addosso. Il PD li segue pensando che magari lì possano trovare presidente, segretario, linea politica e idee. La Lega raggiunge gli altri per rubare un po' qualche soldino. Tutti i partitini della sinistra andranno lì per poter raggramellare qualche voto e dividersi ancora. Repubblica, Il Giornale e Libero chiuderanno per mancanza di gossip e di scoop politici. Le manifestazioni sulla libertà di stampa vengono sospese per i funerali del neurone di Gasparri.
Nasce una nuova classe politica. Seria.
Purtroppo il primo scenario è quello che si realizzerà... ma a me piacciono i finali classici e spero sempre che alla fine arrivi la cavalleria e che si avveri il 4 scenario.
I pop-corn sono pronti... buona visione!
E ora mi siedo sulla poltrona, pop-corn da una parte, Menabrea o Pedavena dall'altra e rutto libero: voglio essere comodo per vedere cosa succederà. Oggi mentre tornavo dal lavoro in bicicletta (a proposito... BikeMi) ho iniziato a immaginare scenari... e voglio condividerli qui:
(1) Berlusconi se ne fotte, urlando al complotto. Nulla cambia. Di Pietro continua ad urlare senza far nulla. Il PD continua a cercare un presidente, un segretario, una linea poltica o anche solo una qualsiasi idea intelligente. La lega continuerà nel suo ruolo di sparare cazzate a ripetizione. La sinistra continuerà a dividersi all'infinito, sino a quando avranno abbastanza partiti con un voto ciascuno (la vera eguaglianza). Si organizzeranno manifestazioni che verranno sospese solo se muoino 6 parà e non se muoiono 23 italiani a Messina. Repubblica continuerà a fare Gossip e Libero e Il Giornale continueranno a sprecare carta inutilmente. Gasparri andrà ai funerali del suo ultimo neurone.
(2) Berlusconi rassegna le dimissioni a Napolitano. Partono le consultazioni e alla fine danno l'incarico a Fini che per accordi rifà lo stesso identico governo. Migliora il preseidente del consiglio (ci vuole poco), ma nel governo rimangono personaggi inguardabili e inascoltabili. Di Pietro continua ad urlare senza far nulla. Il PD continua a cercare un presidente, un segretario, una linea poltica o anche solo una qualsiasi idea intelligente. La lega continuerà nel suo ruolo di sparare cazzate a ripetizione. La sinistra continuerà a dividersi all'infinito, sino a quando avranno abbastanza partiti con un voto ciascuno (la vera eguaglianza). Si organizzeranno manifestazioni che verranno sospese solo se muoino 6 parà e non se muoiono 23 italiani a Messina. Repubblica continuerà a fare Gossip e Libero e Il Giornale continueranno a sprecare carta inutilmente. Gasparri andrà ai funerali del suo ultimo neurone.
(3) Berlusconi rassegnale dimissioni a Napolitano. Partono le consultazioni e alla fine vengono indette elezioni. Si presentano gli stessi identici schieramenti,. Siccome il PD ancora deve trovare presidente, segretario, linea politica e idee e Di Pietro altro non fa che urlare senza proporre nulla di intelligente ci ritroveremo ancora con Berlusconi, con le sue paturnie, le sue menate, i suoi complotti e le sue bugie. E ripartirà la solita solfa.
(4) Berlusconi da le dimissioni e arrabbiato va a vivere in un altro paese. Di Pietro lo segue a ruota per potergli urlare addosso. Il PD li segue pensando che magari lì possano trovare presidente, segretario, linea politica e idee. La Lega raggiunge gli altri per rubare un po' qualche soldino. Tutti i partitini della sinistra andranno lì per poter raggramellare qualche voto e dividersi ancora. Repubblica, Il Giornale e Libero chiuderanno per mancanza di gossip e di scoop politici. Le manifestazioni sulla libertà di stampa vengono sospese per i funerali del neurone di Gasparri.
Nasce una nuova classe politica. Seria.
Purtroppo il primo scenario è quello che si realizzerà... ma a me piacciono i finali classici e spero sempre che alla fine arrivi la cavalleria e che si avveri il 4 scenario.
I pop-corn sono pronti... buona visione!
mercoledì 23 settembre 2009
Libertà di informazione? Su Fox Crime c'è C.S.I.!
Ok, siamo a posto. La crisi economica? Chissene... Il terremoto? Ma chissene al quadrato... L'unico vero problema italiano è stato risolto e domani Travaglio farà il suo editoriale nella prima puntata della nuova stagione di "AnnoZero". Ma non pensate che questa telenovela sia finita... continuerà ancora perchè sono queste le notizie che la stampa ci propina, non quello che riguarda i veri problemi.
E di cosa parlerà il signor Travaglio? Ma di libertà d'informazione, no? Di cosa può parlare uno come lui? Come potrà fare un po' di sana pubblicità e promozione al nuovo quotidiano per il quale lavora (Il Fatto, uscito oggi per la prima volta). Non importa se Travaglio sta alla Libertà d'informazione quanto Matteo Salvini sta alla tolleranza verso immigrati e napoletani.
Già, perchè Travaglio è stato condannato per aver fornito una distorta rappresentazione di un fatto, col solo scopo di insinuare sospetti sulla figura di Previti. Si, non ho sbagliato a scrivere, parlo proprio di Previti. Insomma, questo luminare del giornalismo, al soldo di Di Pietro, ha dovuto dimostrare scarsa professionalità per insinuare sospetti su una persona che insinua sospetti persino a se stesso quando si guarda allo specchio.
E poi ci si chiede perchè Travaglio difficilmente accetta un contraddittorio...
La cosa che trovo assurda è che si parli di libertà d'informazione durante una trasmissione faziosa il cui unico scopo è quello di andare contro il Presidente del Consiglio. Mi chiedo se si parlerà solo della querela di Berlusconi a Repubblica oppure se si parlerà anche di quella di Fini al Giornale. Probabilmente si parlerà della battaglia tra Il Giornale e l'Avvenire ma chissà se verrà trattata per intero o se si chiederà aiuto a Travaglio per raccontarla a modo suo.
Di una cosa sono sicuro che non si parlerà: dell'assenza di professionalità dei giornalisti italiani. Non si parlerà certo della stampa odierna più interessata al sensazionalismo che alla vera informazione. Non si parlerà assolutamente del fatto che più che libertà di informazione in Italia si vuole difendere la libertà di diffamare. Insomma... saranno liberi, ancora una volta, di non informare.
Su Fox Crime c'è C.S.I.
E di cosa parlerà il signor Travaglio? Ma di libertà d'informazione, no? Di cosa può parlare uno come lui? Come potrà fare un po' di sana pubblicità e promozione al nuovo quotidiano per il quale lavora (Il Fatto, uscito oggi per la prima volta). Non importa se Travaglio sta alla Libertà d'informazione quanto Matteo Salvini sta alla tolleranza verso immigrati e napoletani.
Già, perchè Travaglio è stato condannato per aver fornito una distorta rappresentazione di un fatto, col solo scopo di insinuare sospetti sulla figura di Previti. Si, non ho sbagliato a scrivere, parlo proprio di Previti. Insomma, questo luminare del giornalismo, al soldo di Di Pietro, ha dovuto dimostrare scarsa professionalità per insinuare sospetti su una persona che insinua sospetti persino a se stesso quando si guarda allo specchio.
E poi ci si chiede perchè Travaglio difficilmente accetta un contraddittorio...
La cosa che trovo assurda è che si parli di libertà d'informazione durante una trasmissione faziosa il cui unico scopo è quello di andare contro il Presidente del Consiglio. Mi chiedo se si parlerà solo della querela di Berlusconi a Repubblica oppure se si parlerà anche di quella di Fini al Giornale. Probabilmente si parlerà della battaglia tra Il Giornale e l'Avvenire ma chissà se verrà trattata per intero o se si chiederà aiuto a Travaglio per raccontarla a modo suo.
Di una cosa sono sicuro che non si parlerà: dell'assenza di professionalità dei giornalisti italiani. Non si parlerà certo della stampa odierna più interessata al sensazionalismo che alla vera informazione. Non si parlerà assolutamente del fatto che più che libertà di informazione in Italia si vuole difendere la libertà di diffamare. Insomma... saranno liberi, ancora una volta, di non informare.
Su Fox Crime c'è C.S.I.
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domenica 20 settembre 2009
Di Pietro urla, Brunetta fa... la stampa? ridicola
Fanno abbastanza ridere le reazioni dell'opposizione alle parole di Brunetta che ieri, a Cortina D'Ampezzo ha parlato di "élite irresponsabili" che "vogliono un vero colpo di stato", riferendosi a "quelle 'della rendita paeassitaria, burocratica, finanziaria, editoriale' che pensano solo a come far cadere il governo che ha cominciato a colpirle". Il commento di Donadi (IDV), ossia "una risata ti seppellirà" è assolutamente esilarante quanto ridicolo perchè pronunciato qualche giorno dopo l'exploit del suo padrone Antonio Di Pietro: durante la festicciola del partito a Vasto, il più famoso ignorantone d'Italia ha prima paragonato il Presidente del Consiglio a Catilina, Nerone, Mussolini (a dire il vero questa è invidia) e Hitler e poi ha augurato "che cadrà con il dito alzato", riferendosi proprio a Berlusconi, sottolineando "esattamente come Saddam Hussein".
Altre reazioni sono comunque divertenti, come quella del futuro presidente del PD, Bersani, che ha dato a Brunetta del populista... se si considera che il proprio alleato Di Pietro è, senza dubbio, il più populista tra i politici italiani.
E' anche piuttosto divertente (per non dire deprimente) che i giornali che tanto combattono per la libertà di stampa e si pongono come modelli di informazione libera, come l'esperto di gossip Repubblica, riescono a mettersi in ridicolo appoggiando le parole di Di Pietro e cercando di ridicolizzare quelle pressochè identiche di Brunetta.
Personalmente credo che nonostante l'altezza, Brunetta sia qualche migliaio di spanne sopra Di Pietro...
Brunetta, da quando è ministro, ha fatto, ha lavorato per fare qualcosa di importante a favore dei cittadini. Qualcuno può dirmi cosa abbia fatto la starlette tv, ex magistrato, quando è stato ministro con Prodi?
Altre reazioni sono comunque divertenti, come quella del futuro presidente del PD, Bersani, che ha dato a Brunetta del populista... se si considera che il proprio alleato Di Pietro è, senza dubbio, il più populista tra i politici italiani.
E' anche piuttosto divertente (per non dire deprimente) che i giornali che tanto combattono per la libertà di stampa e si pongono come modelli di informazione libera, come l'esperto di gossip Repubblica, riescono a mettersi in ridicolo appoggiando le parole di Di Pietro e cercando di ridicolizzare quelle pressochè identiche di Brunetta.
Personalmente credo che nonostante l'altezza, Brunetta sia qualche migliaio di spanne sopra Di Pietro...
Brunetta, da quando è ministro, ha fatto, ha lavorato per fare qualcosa di importante a favore dei cittadini. Qualcuno può dirmi cosa abbia fatto la starlette tv, ex magistrato, quando è stato ministro con Prodi?
venerdì 18 settembre 2009
"è decisiva la volontà del paziente"
Sono passati mesi da quando la vicenda di Eluana Englaro era costantemente sulle prime pagine dei giornali. Da allora la stampa italiana (senza distinzione) preferisce diffamare, parlare delle prestazioni sessuali di Berlusconi, dare spazio alle pressioni della Chiesa ai farmacisti o, peggio, riportare le immani stronzate che escono dalle bocche dei vari leghisti della prima o dell'ultima ora. E così ieri solo l'Unità ha riportato la notizia (riportata poi oggi dagli altri giornali, compreso quello di gossip) sulla sentenza del Tar del Lazio che stabilisce che non si può imporre l’alimentazione perchè è decisiva la volontà del paziente. Questo significa che grazie al ricorso che il Movimento per la difesa dei cittadini ha fatto contro l'ordinanza Sacconi, il ddl Calabrò (la famosa legge 'ad minchiam'), vergognosamente approvata dalla Camera ed ora in attesa dell'analisi al Senato, dovrà essere rivisto.
Secondo quanto riportato dai giornali, la sentenza stabilisce che "I pazienti in stato vegetativo permanente che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare non devono in ogni caso essere discriminati rispetto agli altri pazienti.". Si aggiunge poi che il paziente "vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi".
Insomma, si riconosce che la legge 'ad minchiam' tanto difesa dalle frange fondamentaliste-cattoliche del nostro Parlamento è una legge discriminatoria che non rispetta i principi di "diritti" e "libertà" che sono alla base della Costituzione Italiana. Come dice il vicepresidente del Senato, Domenico Nania (PDL), "mi sembra costituzionalmente corretto che il paziente possa rinunciare alle cure e all’assistenza sanitaria, rientrando nella sua totale autonomia e nella sua sfera giuridica privata".
Il mio terrore è a causa delle sicure pressioni di un cittadino straniero, vestito di bianco che dice di essere il rappresentante sulla terra di un dio, chi ha combattuto e voluto la legge all'attuale vaglio del Senato non si fermerà e riprenderà il cammino per cercare di annullare anche la libertà di scelta ed il rispetto dei diritti della persona, in barba ai principi fondamentali della nostra Costituzione.
Secondo quanto riportato dai giornali, la sentenza stabilisce che "I pazienti in stato vegetativo permanente che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare non devono in ogni caso essere discriminati rispetto agli altri pazienti.". Si aggiunge poi che il paziente "vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi".
Insomma, si riconosce che la legge 'ad minchiam' tanto difesa dalle frange fondamentaliste-cattoliche del nostro Parlamento è una legge discriminatoria che non rispetta i principi di "diritti" e "libertà" che sono alla base della Costituzione Italiana. Come dice il vicepresidente del Senato, Domenico Nania (PDL), "mi sembra costituzionalmente corretto che il paziente possa rinunciare alle cure e all’assistenza sanitaria, rientrando nella sua totale autonomia e nella sua sfera giuridica privata".
Il mio terrore è a causa delle sicure pressioni di un cittadino straniero, vestito di bianco che dice di essere il rappresentante sulla terra di un dio, chi ha combattuto e voluto la legge all'attuale vaglio del Senato non si fermerà e riprenderà il cammino per cercare di annullare anche la libertà di scelta ed il rispetto dei diritti della persona, in barba ai principi fondamentali della nostra Costituzione.
[Fonti: La Stampa.it, L'Unità.it, Corriere.it, Sky Tg24.it]
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venerdì 11 settembre 2009
e la scopa nel culo, così ramazziamo San Pietro, no?
E' di qualche giorno fa la notizia che a Maggio 2009 la "Congregazione per l'educazione cattolica" aveva inviato una lettere ai Presidenti delle Conferenze episcopali dove si trattava lo scottante argomento dell'insegnamento della religione. Secondo queste menti eccelse, l'insegnamento della religione non può essere "limitato ad un'esposizione delle diverse religioni, in modo comparativo o neutro", ma deve concentrarsi nell' insegnamento della religione cattolica, controllato e gestito dalla stessa Chiesa.
Sono d'accordo... loro, a casa loro, ossia nello Stato della Città del Vaticano, possono fare questo ma in Italia e nei paesi civili questo non è accettabile. In Italia e nei paesi laici questo messaggio non deve passare.
Alcuni dei passaggi di questa lettera, almeno quelli che sono stati riportati dai giornali (io mi sono basato su quelli del Corriere.it, del giornale di Gossip Repubblica e la sua versione online Repubblica.it) sono piuttosto preoccupanti perchè confermano quanto la Chiesa non accetti che alle persone sia data la libertà di scelta, come per la Chiesa le persone non siano altro che pecore a cui non deve essere dato modo di conoscere quello che c'è intorno, ma solo seguire una serie di assurdi dogmi.
Secondo i firmatari (il cardinale Zenon Grocholewski e il monsignor Jean-Louis Brugue) l'ora di religione "deve presentare il messaggio e l'evento cristiano con la stessa serietà e profondità con cui le altre discipline presentano i loro saperi. Accanto a queste, tuttavia, esso non si colloca come cosa accessoria, ma in un necessario dialogo interdisciplinare". E' proprio questo il punto: il tutto potrebbe essere accettabile solo se alla base dell'insegnamento non ci fosse una specifica religione ma, come oramai avviene nei paesi più avanzati e laici, proprio quella presentazione multiconfessionale e di introduzione che la Chiesa, nella suo essere e rimanere retrogrado, proprio non vuole accettare.
E nella lettera questo viene detto più volte in maniera esplicita, come in questo frammnento: "in alcuni paesi sono state introdotte nuove regolamentazioni civili, che tendono a un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa, anche in contrasto con le scelte e l’indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alla formazione delle nuove generazioni".
A dire il vero io non sarei troppo preoccupato di queste continue ingerenze se i governanti attuali fossero in grado di pensare con le loro teste e, soprattutto, fossero coerenti con i concetti di laicità del nostro ordinamento. Purtroppo troppi atteggiamenti e, soprattutto, troppi provvedimenti (primo fra tutti quella vergognosa legge sul 'testamento biologico') mi fanno ricredere e iniziare ad aver paura di un futuro controllato da un gruppo di persone che pensano solo ed esclusivamente quello che un tizio in bianco, che si spaccia per la voce sulla terra di un dio, dice loro di pensare.
Sono d'accordo... loro, a casa loro, ossia nello Stato della Città del Vaticano, possono fare questo ma in Italia e nei paesi civili questo non è accettabile. In Italia e nei paesi laici questo messaggio non deve passare.
Alcuni dei passaggi di questa lettera, almeno quelli che sono stati riportati dai giornali (io mi sono basato su quelli del Corriere.it, del giornale di Gossip Repubblica e la sua versione online Repubblica.it) sono piuttosto preoccupanti perchè confermano quanto la Chiesa non accetti che alle persone sia data la libertà di scelta, come per la Chiesa le persone non siano altro che pecore a cui non deve essere dato modo di conoscere quello che c'è intorno, ma solo seguire una serie di assurdi dogmi.
Secondo i firmatari (il cardinale Zenon Grocholewski e il monsignor Jean-Louis Brugue) l'ora di religione "deve presentare il messaggio e l'evento cristiano con la stessa serietà e profondità con cui le altre discipline presentano i loro saperi. Accanto a queste, tuttavia, esso non si colloca come cosa accessoria, ma in un necessario dialogo interdisciplinare". E' proprio questo il punto: il tutto potrebbe essere accettabile solo se alla base dell'insegnamento non ci fosse una specifica religione ma, come oramai avviene nei paesi più avanzati e laici, proprio quella presentazione multiconfessionale e di introduzione che la Chiesa, nella suo essere e rimanere retrogrado, proprio non vuole accettare.
E nella lettera questo viene detto più volte in maniera esplicita, come in questo frammnento: "in alcuni paesi sono state introdotte nuove regolamentazioni civili, che tendono a un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa, anche in contrasto con le scelte e l’indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alla formazione delle nuove generazioni".
A dire il vero io non sarei troppo preoccupato di queste continue ingerenze se i governanti attuali fossero in grado di pensare con le loro teste e, soprattutto, fossero coerenti con i concetti di laicità del nostro ordinamento. Purtroppo troppi atteggiamenti e, soprattutto, troppi provvedimenti (primo fra tutti quella vergognosa legge sul 'testamento biologico') mi fanno ricredere e iniziare ad aver paura di un futuro controllato da un gruppo di persone che pensano solo ed esclusivamente quello che un tizio in bianco, che si spaccia per la voce sulla terra di un dio, dice loro di pensare.
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martedì 8 settembre 2009
Buon primo giorno di scuola, piccola...
L'anno scorso, quando per la prima volta nella tua vita sei entrata in una scuola non avevo ancora questo blog altrimenti questo post si riallaccerebbe certamente a quello. Ma a differenza dello scorso anno, questo inizio è diverso perchè sarai in un ambiente che già conosci e ritroverai i tuoi amici... l'anno scorso era tutto nuovo, l'anno scorso era tutto da scoprire...
Oggi sia mentre ti tenevo in braccio e ti salutavo, sia mentre ti guardavo salire le scale mentre mi allontanavo ho sentito un brivido... stai diventando grande e mi rendo conto che il tempo passa più velocemente di quanto si voglia: sei cambiata moltissimo in un anno, hai fatto incredibili salti in avanti e stai crescendo... come è giusto che sia.
Divertiti, tesoro mio, vivi questo periodo al massimo. Cresci... ma non così rapidamente..., ma soprattutto, mantieni sempre questo tuo fantastico sorriso che è il sole che illumina le mie giornate.
Buon primo giorno di scuola, piccola. Ti voglio bene. Tanto bene.
Il tuo papo
Oggi sia mentre ti tenevo in braccio e ti salutavo, sia mentre ti guardavo salire le scale mentre mi allontanavo ho sentito un brivido... stai diventando grande e mi rendo conto che il tempo passa più velocemente di quanto si voglia: sei cambiata moltissimo in un anno, hai fatto incredibili salti in avanti e stai crescendo... come è giusto che sia.
Divertiti, tesoro mio, vivi questo periodo al massimo. Cresci... ma non così rapidamente..., ma soprattutto, mantieni sempre questo tuo fantastico sorriso che è il sole che illumina le mie giornate.
Buon primo giorno di scuola, piccola. Ti voglio bene. Tanto bene.
Il tuo papo
domenica 6 settembre 2009
Libertà di disinformare
Negli ultimi tempi la stampa (quella che può diffamare ma che non vuole essere messa dinnanzi alle proprie comprovate magagne) sta combattendo una strana battaglia per difendere la propria libertà, il proprio diritto ad informare... ma è veramente "informazione" o, al contrario, sana disinformazione? Il caso del 51enne morto a Napoli per colpa dell'inluenza A è una chiara conferma di quanto la stampa prima di raccogliere firme per difendere una libertà che già ha, dovrebbe raccogliere fondi per potersi pagare dei corsi di professionismo e serietà.
I titoli dei giornali, così come quelli di testa dei vari tele e radio giornali hanno tutti sottolineato che un 51enne napoletano è morto a colpa dell'influenza A, indicando solo poi all'interno dell'articolo le parole dei medici che spiegavano quanto il virus abbia solo ed esclusivamente aggravato uno stato già gravemente compromesso, cosa che sarebbe potuto accadere anche con una normale influenza. Ad essere onesti solo il giornale di Gossip Repubblica è stato più corretto e ha fornito, sin dal titolo, un quadro più coerente con la realtà.
Il risultato di questa nuova campagna disinformativa attuata dai vari giornalai (senza offesa per la categoria di persone che vendono i giornali) è che collaborano a creare una inutile, stupida ed assurda psicosi per un'influenza che tutti i medici dichiarano essere meno potente di quelle che normalmente affrontiamo durante l'inverno portando a gesti assurdi come l'uso della mascherina protettiva da parte dei portantini della bara, tra l'altro indossata anche dai pochissimi presenti al funerale, tutti in disparte e lontani dal feretro come riportato, ad esempio, da Corriere.it.
Ma perchè la gente spende soldi per comperare i giornali? Per essere "liberamente disinformati"? Bah!
I titoli dei giornali, così come quelli di testa dei vari tele e radio giornali hanno tutti sottolineato che un 51enne napoletano è morto a colpa dell'influenza A, indicando solo poi all'interno dell'articolo le parole dei medici che spiegavano quanto il virus abbia solo ed esclusivamente aggravato uno stato già gravemente compromesso, cosa che sarebbe potuto accadere anche con una normale influenza. Ad essere onesti solo il giornale di Gossip Repubblica è stato più corretto e ha fornito, sin dal titolo, un quadro più coerente con la realtà.
Il risultato di questa nuova campagna disinformativa attuata dai vari giornalai (senza offesa per la categoria di persone che vendono i giornali) è che collaborano a creare una inutile, stupida ed assurda psicosi per un'influenza che tutti i medici dichiarano essere meno potente di quelle che normalmente affrontiamo durante l'inverno portando a gesti assurdi come l'uso della mascherina protettiva da parte dei portantini della bara, tra l'altro indossata anche dai pochissimi presenti al funerale, tutti in disparte e lontani dal feretro come riportato, ad esempio, da Corriere.it.
Ma perchè la gente spende soldi per comperare i giornali? Per essere "liberamente disinformati"? Bah!
giovedì 3 settembre 2009
Lega... idee confuse su meritocrazia e nepotismo?
Wikipedia definisce la meritocrazia come "forma di governo dove le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri, è affidata secondo criteri di merito, e non di appartenenza lobbystica, familiare (nepotismo e in senso allargato clientelismo) o di casta economica (oligarchia)". Credo, però, che alla Lega Nord queste parole non siano arrivate in modo corretto.
Il figlio del anziano Umberto Bossi, tale Renzo Bossi, pluribocciato agli esami di maturità, è stato chiamato a fare parte del Comitato di Presidenza dell'"Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo".
Tutto ciò mi fa pensare a due possibili opzioni:
1) E' stato chiamato a ricoprire quel ruolo per bieco nepotismo... insomma hanno fatto quella stessa identica "cosa" per cui accusano "Roma Ladrona". Insomma, ci troveremmo davanti ad una ulteriore conferma del mio pensiero che vede la Lega esprimere in vari modi l'invidia verso Roma.
2) E' stato chiamato a ricoprire quel ruolo in quanto 'meritevole', ossia scelto tra le migliori menti del partito... chissà gli altri.
Cosa è peggio? A voi la scelta!
Il figlio del anziano Umberto Bossi, tale Renzo Bossi, pluribocciato agli esami di maturità, è stato chiamato a fare parte del Comitato di Presidenza dell'"Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo".
Tutto ciò mi fa pensare a due possibili opzioni:
1) E' stato chiamato a ricoprire quel ruolo per bieco nepotismo... insomma hanno fatto quella stessa identica "cosa" per cui accusano "Roma Ladrona". Insomma, ci troveremmo davanti ad una ulteriore conferma del mio pensiero che vede la Lega esprimere in vari modi l'invidia verso Roma.
2) E' stato chiamato a ricoprire quel ruolo in quanto 'meritevole', ossia scelto tra le migliori menti del partito... chissà gli altri.
Cosa è peggio? A voi la scelta!
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mercoledì 26 agosto 2009
Chiesa: facile fare i moralisti coi problemi degli altri
E' da qualche giorno che vado in giro per la rete a cercare qualche dato sul numero di immigrati accolti dal vaticano e non riesco a trovarne nemmeno uno. Ho provato di tutto... ma nulla da fare. Non c'è proprio modo di sapere il numero di immigrati clandestini che sono stati accolti in vaticano.
Eppure, ogni giorno, leggo che il papa o uno dei suoi schiavetti parlano di immigrazione come se fosse un argomento che loro conoscono bene e che loro affrontano quotidianamente, anche perchè è da tempo che ne parlano come se fosse un problema loro.
A gennaio del 2008 Don Jean Berchmans (direttore dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Lucca) disse che "La Chiesa non si tira indietro. Al contrario essa si sente chiamata ad impegnarsi in prima linea invitando tutti i cristiani ad adoperarsi per accogliere i cittadini stranieri, e per dar loro un aiuto anche spirituale, non solo materiale." Parole in qualche modo confermate dal capo dello stato del vaticano che nel maggio dello stesso anno ha raccomandato alle diocesi una "sollecitudine pastorale" verso la famiglia migrante e per quella in mobilità. Oltretutto pochi giorni dopo, a giugno Marchetto, il segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei migranti, che al termine di un lungo discorso in un linguaggio colto e ricco di citazioni latine ha concluso con la frase "Stiamo calando nell'accoglienza? E' li' che la Chiesa deve insistere".
A dire il vero dopo aver letto queste parole (e tante altre pronunciate dai vari cagnolini al guinzaglio del pastore tedesco) mi è apparsa un po' strana l'uscita di De Rubeis, sindaco di Lampedusa, che all'inizio di agosto del 2008: "Che il Vaticano la smetta di bacchettare il governo centrale e apra le porte dei conventi, dei seminari ormai deserti, delle abbazie affinché donne e bambini immigrati vengano ospitati dalla Chiesa. Che la Chiesa di Roma non resti impassibile alla sofferenza di questa gente e non commetta altri errori, come quelli commessi in passato, restando silenziosa a fenomeni epocali dove c'è morte".
Parole, queste, che non solo suonano strane dopo tutta l'immensa disponibilità dimostrata dalla chiesa (e si sa che loro rispettano l'ottavo comandamento e, quindi, "attesterebbero mai il falso"), ma sono smentite certamente dalle parole dell'Osservatore Romano che all'inizio di settembre (sempre 2008) spiega che la "visione della Chiesa sull’immigrazione mostra forte senso della realtà. Abbiamo bisogno di immigrati". E' proprio questa frase che mi ha fatto iniziare le ricerche in rete... ma nulla. Eppure è chiara. Loro dicono che hanno bisogno di immigrati! Forse questi numeri sono nascosti perchè "La santa sede invita a non vedere gli immigrati come mere cifre"? Sarà...
D'altra parte ce ne devono essere perchè nel febbraio 2009 il mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, dice chiaramente "Una volta arrivati nel nostro Paese, gli immigrati sono persone, di cui vanno riconosciuti e difesi i diritti fondamentali alla vita, alla salute e tutte quelle esigenze che permettono di che una persona è davvero rispettata"... difficile quindi immaginare che lui menta su ciò che avviene nel suo paese (il Vaticano, appunto). A marzo, poi, la stessa Cei fa un appello "chi arriva sul territorio nazionale va accolto e accompagnato"... peccato che chi ha copiato la notizia ansa ha tagliato quella che probabilmente è la parte finale della frase, ossia "nel nostro paese, il vaticano".
Visto l'altissimo numero di esternazioni, interventi e proclami, avrei potuto continuare con questa analisi o farla molto più approfondita. La realtà, triste, è che di immigrati in vaticano non ce ne sono. Punto. Loro parlano, invitano gli altri alla carità cristiana ma loro non ne vogliono sapere. Ci si chiede dove siano finiti gli insegnamenti biblici che invitano la chiesa ad aprire le porte del tempio per accogliere tutti. Scommetto che se prendessi 100 immigrati e li portassi in una chiesa, non penso che verrebbero accettati... così come non verrebbero ospitati all'interno delle porte dell stato del vaticano o della stessa chiesa di San Pietro.
Le parole sono belle. Molto belle. Veramente molto , ma molto belle.
Monsignore Vegliò, (quello contro cui si è scatenato il neurone impazzito di Calderoli e per una volta devo pure dargli ragione), fu intervistato alla fine di giugno 2009 sull'argomento immigrazione da Radio Vaticana. Nell'intervista sono stato colpito da una serie di frasi, prima fra tutte questa: "Nello stesso tempo, essa [la chiesa nda], incoraggia lo spirito di accoglienza e di solidarietà della società di arrivo". Già... incoraggia... della società di arrivo. E perchè loro non iniziano ad accogliere gli immigrati e mostrano a tutto il mondo come si deve fare? Perchè non vanno a ricevere loro qualche barcone accompagnandoli con "umanità" a casa loro, fornendogli assistenza sanitaria e sociale, acqua, cibo... trovandogli un lavoro?
C'è una frase volgare che, a dire il vero, nella forma originale non mi piace molto... "facile fare i froci con il culo degli altri". E' una frase terribilmente brutta, ma che si può modificare per la chiesa: "facile fare i moralisti coi problemi degli altri".
E la chiesa, pastore tedesco in primis, è campione in questa cosa.
Eppure, ogni giorno, leggo che il papa o uno dei suoi schiavetti parlano di immigrazione come se fosse un argomento che loro conoscono bene e che loro affrontano quotidianamente, anche perchè è da tempo che ne parlano come se fosse un problema loro.
A gennaio del 2008 Don Jean Berchmans (direttore dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Lucca) disse che "La Chiesa non si tira indietro. Al contrario essa si sente chiamata ad impegnarsi in prima linea invitando tutti i cristiani ad adoperarsi per accogliere i cittadini stranieri, e per dar loro un aiuto anche spirituale, non solo materiale." Parole in qualche modo confermate dal capo dello stato del vaticano che nel maggio dello stesso anno ha raccomandato alle diocesi una "sollecitudine pastorale" verso la famiglia migrante e per quella in mobilità. Oltretutto pochi giorni dopo, a giugno Marchetto, il segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei migranti, che al termine di un lungo discorso in un linguaggio colto e ricco di citazioni latine ha concluso con la frase "Stiamo calando nell'accoglienza? E' li' che la Chiesa deve insistere".
A dire il vero dopo aver letto queste parole (e tante altre pronunciate dai vari cagnolini al guinzaglio del pastore tedesco) mi è apparsa un po' strana l'uscita di De Rubeis, sindaco di Lampedusa, che all'inizio di agosto del 2008: "Che il Vaticano la smetta di bacchettare il governo centrale e apra le porte dei conventi, dei seminari ormai deserti, delle abbazie affinché donne e bambini immigrati vengano ospitati dalla Chiesa. Che la Chiesa di Roma non resti impassibile alla sofferenza di questa gente e non commetta altri errori, come quelli commessi in passato, restando silenziosa a fenomeni epocali dove c'è morte".
Parole, queste, che non solo suonano strane dopo tutta l'immensa disponibilità dimostrata dalla chiesa (e si sa che loro rispettano l'ottavo comandamento e, quindi, "attesterebbero mai il falso"), ma sono smentite certamente dalle parole dell'Osservatore Romano che all'inizio di settembre (sempre 2008) spiega che la "visione della Chiesa sull’immigrazione mostra forte senso della realtà. Abbiamo bisogno di immigrati". E' proprio questa frase che mi ha fatto iniziare le ricerche in rete... ma nulla. Eppure è chiara. Loro dicono che hanno bisogno di immigrati! Forse questi numeri sono nascosti perchè "La santa sede invita a non vedere gli immigrati come mere cifre"? Sarà...
D'altra parte ce ne devono essere perchè nel febbraio 2009 il mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, dice chiaramente "Una volta arrivati nel nostro Paese, gli immigrati sono persone, di cui vanno riconosciuti e difesi i diritti fondamentali alla vita, alla salute e tutte quelle esigenze che permettono di che una persona è davvero rispettata"... difficile quindi immaginare che lui menta su ciò che avviene nel suo paese (il Vaticano, appunto). A marzo, poi, la stessa Cei fa un appello "chi arriva sul territorio nazionale va accolto e accompagnato"... peccato che chi ha copiato la notizia ansa ha tagliato quella che probabilmente è la parte finale della frase, ossia "nel nostro paese, il vaticano".
Visto l'altissimo numero di esternazioni, interventi e proclami, avrei potuto continuare con questa analisi o farla molto più approfondita. La realtà, triste, è che di immigrati in vaticano non ce ne sono. Punto. Loro parlano, invitano gli altri alla carità cristiana ma loro non ne vogliono sapere. Ci si chiede dove siano finiti gli insegnamenti biblici che invitano la chiesa ad aprire le porte del tempio per accogliere tutti. Scommetto che se prendessi 100 immigrati e li portassi in una chiesa, non penso che verrebbero accettati... così come non verrebbero ospitati all'interno delle porte dell stato del vaticano o della stessa chiesa di San Pietro.
Le parole sono belle. Molto belle. Veramente molto , ma molto belle.
Monsignore Vegliò, (quello contro cui si è scatenato il neurone impazzito di Calderoli e per una volta devo pure dargli ragione), fu intervistato alla fine di giugno 2009 sull'argomento immigrazione da Radio Vaticana. Nell'intervista sono stato colpito da una serie di frasi, prima fra tutte questa: "Nello stesso tempo, essa [la chiesa nda], incoraggia lo spirito di accoglienza e di solidarietà della società di arrivo". Già... incoraggia... della società di arrivo. E perchè loro non iniziano ad accogliere gli immigrati e mostrano a tutto il mondo come si deve fare? Perchè non vanno a ricevere loro qualche barcone accompagnandoli con "umanità" a casa loro, fornendogli assistenza sanitaria e sociale, acqua, cibo... trovandogli un lavoro?
C'è una frase volgare che, a dire il vero, nella forma originale non mi piace molto... "facile fare i froci con il culo degli altri". E' una frase terribilmente brutta, ma che si può modificare per la chiesa: "facile fare i moralisti coi problemi degli altri".
E la chiesa, pastore tedesco in primis, è campione in questa cosa.
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martedì 25 agosto 2009
Omosessualità e la 'parola' di dio...
La dottoressa Laura Schlesinger è una famosa giornalista della radio americana e nella sua trasmissione dispensa consigli alle persone che telefonano. Qualche tempo fa, Laura ha affermato che l’omosessualità, secondo la Bibbia (Lev.18:22), e’ un abominio e non può essere tollerata in alcun caso.
La seguente è una lettera spedita alla signora Schlesinger.
“Cara Dottoressa Schlesinger, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio e la discussione volge istantaneamente al termine.
Però, avrei bisogno di alcuni consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e su come applicarle.
1. Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?
2. Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Lev. 1.9). Il problema è con i miei vicini. I blasfemi sostengono che l’odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?
3. So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Lev.15: 19-24.). Il problema è: come faccio a sapere questa cosa? Chiedo un certificato o glielo domando direttament ? Dice che rischio un ceffone?
4. Lev. 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perchè non posso possedere schiavi francesi?
5. Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
6. Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Lev. 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
7. Lev. 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere…. La mia vista deve per forza essere 10 decimi, o c’è qualche scappatoia alla questione?
8. Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Lev. 19:19, poichè ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perchè usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. E’ proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che la parola di Dio è eterna e immutabile. Sempre suo ammiratore devoto !”
Questa è una nota su facebook che è stata intelligentemente condivisa da Chikka. Ringrazio lei ma, soprattutto, ringrazio (anche se non la conosco) Patrizia, l'autrice della nota stessa.
La seguente è una lettera spedita alla signora Schlesinger.
“Cara Dottoressa Schlesinger, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio e la discussione volge istantaneamente al termine.
Però, avrei bisogno di alcuni consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e su come applicarle.
1. Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?
2. Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Lev. 1.9). Il problema è con i miei vicini. I blasfemi sostengono che l’odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?
3. So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Lev.15: 19-24.). Il problema è: come faccio a sapere questa cosa? Chiedo un certificato o glielo domando direttament ? Dice che rischio un ceffone?
4. Lev. 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perchè non posso possedere schiavi francesi?
5. Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
6. Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Lev. 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
7. Lev. 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere…. La mia vista deve per forza essere 10 decimi, o c’è qualche scappatoia alla questione?
8. Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Lev. 19:19, poichè ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perchè usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. E’ proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che la parola di Dio è eterna e immutabile. Sempre suo ammiratore devoto !”
Questa è una nota su facebook che è stata intelligentemente condivisa da Chikka. Ringrazio lei ma, soprattutto, ringrazio (anche se non la conosco) Patrizia, l'autrice della nota stessa.
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giovedì 20 agosto 2009
Da che pulpito... Lega
Seconda puntata della serie "Da che pulpito", questa volta dedicata alla Lega, in generale, (se non altro perchè per riuscire a fare un numero di neuroni sufficienti per una discussione intelligente è necessario riunirne un po') e alle varie "esternazioni" (non è proprio il termine giusto...) relative ai festeggiamenti sull'Unità d'Italia previste per il marzo del 2011. Le due migliori sono: "In un momento come questo vanno evitate le celebrazioni elefantiache, le spese inutili e frammentate in mille rivoli. Altre sono le priorità e le esigenze della gente" e "Personalmente sono dell'idea che sulle celebrazioni ci sia da fare una valutazione attenta in un momento di crisi così grave", pronunciate rispettivamente due luminari, spero prossimi premi Nobel, Roberto Coda e Roberto Calderoli.
La loro presenza in questo blog non è tanto per il contenuto, sul quale a dire il vero si potrebbe anche discutere, ma sulla loro provenienza visto che sono entrambi rappresentanti "illustri" di un partito che ha fatto i capricci affinchè fossero buttati al vento centinaia di milioni di euro per far fallire un referendum. E tutto questo neanche 6 mesi fa, quindi già in piena crisi e poco dopo il terribile terremoto che ha colpito l'Abruzzo.
E' quindi piuttosto "particolare" che i rappresentanti della Lega parlino di valutare le spese inutili, sottolineando il grave periodo di crisi del paese, quando loro stessi sono stati i primi a voler sprecare dei soldi per far fallire un referendum che, a dire il vero, sarebbe fallito comunque. E' vergognoso che l'arma dello "spreco" venga usato solo ed esclusivamente per attaccare o per impedire ad altri di fare qualcosa, ma sia totalmente ignorato quando sprecare inutilmente dei soldi pubblici serve a raggiungere un proprio scopo. E' allucinante che certi giornalisti mettano in evidenza queste affermazioni e non abbiano la serietà e la professionalità di chiedere a questi primati dal pollice opponibile perchè ora sono tanto attenti alle spese, quando qualche mese fa erano così spendaccioni.dipende dal vestiro che indosso
D'altra parte si parla di Lega... difficile pretendere coerenza e serietà, no?
La loro presenza in questo blog non è tanto per il contenuto, sul quale a dire il vero si potrebbe anche discutere, ma sulla loro provenienza visto che sono entrambi rappresentanti "illustri" di un partito che ha fatto i capricci affinchè fossero buttati al vento centinaia di milioni di euro per far fallire un referendum. E tutto questo neanche 6 mesi fa, quindi già in piena crisi e poco dopo il terribile terremoto che ha colpito l'Abruzzo.
E' quindi piuttosto "particolare" che i rappresentanti della Lega parlino di valutare le spese inutili, sottolineando il grave periodo di crisi del paese, quando loro stessi sono stati i primi a voler sprecare dei soldi per far fallire un referendum che, a dire il vero, sarebbe fallito comunque. E' vergognoso che l'arma dello "spreco" venga usato solo ed esclusivamente per attaccare o per impedire ad altri di fare qualcosa, ma sia totalmente ignorato quando sprecare inutilmente dei soldi pubblici serve a raggiungere un proprio scopo. E' allucinante che certi giornalisti mettano in evidenza queste affermazioni e non abbiano la serietà e la professionalità di chiedere a questi primati dal pollice opponibile perchè ora sono tanto attenti alle spese, quando qualche mese fa erano così spendaccioni.dipende dal vestiro che indosso
D'altra parte si parla di Lega... difficile pretendere coerenza e serietà, no?
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martedì 18 agosto 2009
Bossi e i danni della vecchiaia
Nelle tribù i capi sono sempre molto protettivi con i propri sudditi e Bossi ne è una dimostrazione lampante: le sue uscite post-ferragostiane hanno raggiunto lo scopo (tra l'altro molto difficile) di far sembrare le parole di Zaia molto intelligenti e sensate e le numerose proposte di Salvini delle vere e proprie genialate.
Secondo quel vecchietto, l'inno nazionale italiano non lo conosce nessuno, affermazione comprensibile in quanto espressa da una persona così anziana: quell'età, infatti, è normale applicare al resto del mondo quello che succede nel proprio piccolo e limitato ambiente. Avere un figlio che ha impiegato anni per riuscire a fare la maturità (qualcuno si chiede ancora se ci sia stato un aiuto dall'alto), essere circondato da luminari come Calderoli, Borghezio, Salvini e molti dei suoi elettori, hanno certo collaborato a disegnare intorno a lui un mondo irreale dove la gente fischietta per le strade il 'Va Pensiero' ma non conosce l'inno di Mameli...
Fortunatamente l'Italia, quella reale, è diversa. Nicole, che ha 4 anni, lo conosce e lo canta, avendolo imparato a scuola. Allo stesso tempo difficile non rendersi conto come, nell'ultimo decennio, sia particolare che in quasi tutti gli eventi sportivi in cui l'Italia viene rappresentata (calcio in primis) il pubblico e gli stessi atleti lo cantino.
Certo, sono il primo a riconoscere che non è il massimo, che è molto più marcetta che inno nazionale, soprattutto se paragonato a quelli di altri paesi (i primi 2 che mi vengono in mente sono Germania o Russia), ma l'uscita di Bossi non ha certo nulla a che vedere con le caratteristiche sonore del pezzo musicale, ma solo con la solita sterile polemica che in qualche modo fa tutto capo al famoso Roma Ladrona che, come ho già avuto modo di dimostrare, è solo invidia.
A completare la vicenda, già sufficientemente ridicola, si aggiunge il repentino cambiamento di rotta del giorno dopo: una fantastica smentita tipica di chi, probabilmente, deve avere qualche problema di controllo e di filtro tra il cervello e la bocca, problemi tipici dei vecchi, anche se credo che sia necessario che qualcuno inizi a studiare il perchè questo femonemo sia spesso, troppo spesso, legato a rappresentanti della Lega Nord.
Secondo quel vecchietto, l'inno nazionale italiano non lo conosce nessuno, affermazione comprensibile in quanto espressa da una persona così anziana: quell'età, infatti, è normale applicare al resto del mondo quello che succede nel proprio piccolo e limitato ambiente. Avere un figlio che ha impiegato anni per riuscire a fare la maturità (qualcuno si chiede ancora se ci sia stato un aiuto dall'alto), essere circondato da luminari come Calderoli, Borghezio, Salvini e molti dei suoi elettori, hanno certo collaborato a disegnare intorno a lui un mondo irreale dove la gente fischietta per le strade il 'Va Pensiero' ma non conosce l'inno di Mameli...
Fortunatamente l'Italia, quella reale, è diversa. Nicole, che ha 4 anni, lo conosce e lo canta, avendolo imparato a scuola. Allo stesso tempo difficile non rendersi conto come, nell'ultimo decennio, sia particolare che in quasi tutti gli eventi sportivi in cui l'Italia viene rappresentata (calcio in primis) il pubblico e gli stessi atleti lo cantino.
Certo, sono il primo a riconoscere che non è il massimo, che è molto più marcetta che inno nazionale, soprattutto se paragonato a quelli di altri paesi (i primi 2 che mi vengono in mente sono Germania o Russia), ma l'uscita di Bossi non ha certo nulla a che vedere con le caratteristiche sonore del pezzo musicale, ma solo con la solita sterile polemica che in qualche modo fa tutto capo al famoso Roma Ladrona che, come ho già avuto modo di dimostrare, è solo invidia.
A completare la vicenda, già sufficientemente ridicola, si aggiunge il repentino cambiamento di rotta del giorno dopo: una fantastica smentita tipica di chi, probabilmente, deve avere qualche problema di controllo e di filtro tra il cervello e la bocca, problemi tipici dei vecchi, anche se credo che sia necessario che qualcuno inizi a studiare il perchè questo femonemo sia spesso, troppo spesso, legato a rappresentanti della Lega Nord.
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venerdì 14 agosto 2009
Basta che non promuovano i valori della Lega...
"La Rai deve essere un canale per promuovere i valori della famiglia, non per veicolare la cultura gay o le unioni gay". A pronunciare questa immane stronzata è stato Luca Zaia, ministro per l'agricoltura, colui che fino a qualche giorno fa consideravo uno dei pochissimi e rarissimi casi di leghista con cervello. Una conferma della verità del proverbio "chi va con lo zoppo impara a zoppicare"... i neuroni di Zaia si sono suicidati per la troppa e continua vicinanza a esempi di intelligenza come Salvini, Calderoli o Borghezio ed una ulteriore conferma alle teorie che vedono l'uomo discendere dalle scimmie... anche se in casi come questi l'evoluzione si è limitata al solo aspetto estetico.
Ma non è tutto qui. Il ministro ha spiegato: "Sarebbe bene che le associazioni gay invece di mandare talvolta in televisione personaggi macchiette, si decidessero a rendere visibili personaggi meno appariscenti. In ogni caso la Rai non deve dare priorità al mondo omosessuale e alle sue istanze, bensì seguire le indicazioni del governo e promuovere la famiglia e i valori familiari". Insomma, nessun editto bulgaro "perchè", insiste Zaia, "la tv deve dare spazio a tutti ma la priorità della Rai deve essere promuovere la famiglia".
Dovrei chiudere il post qui, perchè queste frasi si commentano da sole, ma la mia vena polemica me lo impedisce sino a voler fare una domanda a Zaia: "se la 'priorità' della Rai è promuovere la famiglia, perchè prendersela con i gay e non con i numerosi politici (Berlusconi in primis), presentatori (Simona Ventura per citarne una), vallette e trasmissioni che poco hanno a che vedere con il concetto di famiglia tanto caro a Zaia?"
Il problema, dal mio punto di vista, è che di Zaia se ne parla poco e al posto di agire e lavorare seriamente per fare e costruire quacosa di buono e di positivo per l'Italia, è più facile aprire bocca e dar fiato ai denti.
Ma non è tutto qui. Il ministro ha spiegato: "Sarebbe bene che le associazioni gay invece di mandare talvolta in televisione personaggi macchiette, si decidessero a rendere visibili personaggi meno appariscenti. In ogni caso la Rai non deve dare priorità al mondo omosessuale e alle sue istanze, bensì seguire le indicazioni del governo e promuovere la famiglia e i valori familiari". Insomma, nessun editto bulgaro "perchè", insiste Zaia, "la tv deve dare spazio a tutti ma la priorità della Rai deve essere promuovere la famiglia".
Dovrei chiudere il post qui, perchè queste frasi si commentano da sole, ma la mia vena polemica me lo impedisce sino a voler fare una domanda a Zaia: "se la 'priorità' della Rai è promuovere la famiglia, perchè prendersela con i gay e non con i numerosi politici (Berlusconi in primis), presentatori (Simona Ventura per citarne una), vallette e trasmissioni che poco hanno a che vedere con il concetto di famiglia tanto caro a Zaia?"
Il problema, dal mio punto di vista, è che di Zaia se ne parla poco e al posto di agire e lavorare seriamente per fare e costruire quacosa di buono e di positivo per l'Italia, è più facile aprire bocca e dar fiato ai denti.
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venerdì 31 luglio 2009
Da che pulpito... Di Pietro
A dire il vero potrei utilizzare questo titolo per mille motivi, ma sono per caso capitato su un blog che riportava le parole dirette a Berlusconi, che il ducetto Di Pietro ha pronunciato il 29 Luglio 2009 nell'aula di Montecitorio: "A lei tutti i messaggi del Capo dello Stato gli entrano da un orecchio e gli escono dall'altro. Lei non rispetta il presidente della Repubblica." Non voglio entrare nel merito del decreto... ma se c'è una persona che non può permettersi di dire agli altri di portare rispetto per il Presidente della Repubblica è proprio lui.
Bisognerebbe ricordare che il wanna-be-berlusconi Di Pietro il 3 Febbraio 2009 è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma con l'accusa di Offesa all'Onore o al Prestigio del Presidente della Repubblica (articolo 278 del codice penale) in riferimento al suo intervento durante la manifestazione del Gennaio 2009 dove disse, riferendosi proprio al Capo dello Stato, "A lei che dovrebbe essere arbitro, possiamo dire che a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzo?", aggiungendo dopo, "Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso".
Ma non ci si può e non ci si deve fermare qui, visto che la raccolta di momenti di poco o nessun rispetto di questo analfabeta verso la più alta carica dello Stato sono numerosi. Girando in rete è facile trovare gli articoli dei giornali che riportano di quando gli diede del "papista" o dell'"ipocrita". Di quando indirettamente lo accusa di non conoscere la Costituzione o direttamente oppure in maniera indiretta acquistando una pagina sull'Herald Tribune durante il G8.
Sarebbe quindi il caso che qualcuno si sieda di fianco a questo primate dal pollice opponibile e gli spieghi in una lingua che lui possa comprendere (quindi non certo un italiano corretto) e magari con l'aiuto di gesti e di disegnini, che prima di criticare gli altri per come si comportano con il Presidente della Repubblica, lui dovrebbe imparare ad avere per primo il dovuto rispetto verso quella carica.
Impresa ardua, se non impossibile, lo so...
Bisognerebbe ricordare che il wanna-be-berlusconi Di Pietro il 3 Febbraio 2009 è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma con l'accusa di Offesa all'Onore o al Prestigio del Presidente della Repubblica (articolo 278 del codice penale) in riferimento al suo intervento durante la manifestazione del Gennaio 2009 dove disse, riferendosi proprio al Capo dello Stato, "A lei che dovrebbe essere arbitro, possiamo dire che a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzo?", aggiungendo dopo, "Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso".
Ma non ci si può e non ci si deve fermare qui, visto che la raccolta di momenti di poco o nessun rispetto di questo analfabeta verso la più alta carica dello Stato sono numerosi. Girando in rete è facile trovare gli articoli dei giornali che riportano di quando gli diede del "papista" o dell'"ipocrita". Di quando indirettamente lo accusa di non conoscere la Costituzione o direttamente oppure in maniera indiretta acquistando una pagina sull'Herald Tribune durante il G8.
Sarebbe quindi il caso che qualcuno si sieda di fianco a questo primate dal pollice opponibile e gli spieghi in una lingua che lui possa comprendere (quindi non certo un italiano corretto) e magari con l'aiuto di gesti e di disegnini, che prima di criticare gli altri per come si comportano con il Presidente della Repubblica, lui dovrebbe imparare ad avere per primo il dovuto rispetto verso quella carica.
Impresa ardua, se non impossibile, lo so...
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giovedì 30 luglio 2009
L'incoerenza di Lega e De Magistris
Devo stare attento quando parlo (male) della Lega, perchè c'è un ex-collega ultraleghista che segue questo blog (ma perchè non la smette, mi chiedo) che si considera insultato ogni volta che questo accade. Speriamo non se la prenda anche con questo post.
Qualche giorno fa la Lega aveva proposto i "test di dialetto per i professori", scatenando (ovviamente) grosse polemiche. Oggi leggo che si parlava di "test regionali, ma non di dialetto". Incomma ancora una volta come già accaduto più volte (ad esempio la proposta delle carrozze speciali sulla metropolitana milanese) la Lega prima lancia un masso e poi immediatamente nasconde la mano e si difende diventando vittima di un regime che fraintende le loro parole e le loro proposte...
Questo atteggiamento, però, non è tipico della sola Lega, ma è anche di gente come Di Pietro (prima raccoglie le firme per i referendum sul sistema elettorale facendo spendere soldi allo stato e poi li fa fallire) o come Veltroni (quello che aveva dichiarato in Tv che avrebbe smesso di fare politica dopo il mandato di sindaco a Roma e poi si è candidato alle elezioni del 2008) o, ultima fra tutti, la starlette televisiva De Magistris.
Si, proprio quel De Magistris che durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura alle europee (insieme al wanna-be-duce Di Pietro) a chi gli chiedeva se avrebbe continuato la sua carriera di magistrato rispose: "La mia una scelta di vita. Ho da poco superato i quarant'anni e intendo iniziare una nuova esperienza da cui non tornero' indietro. La mia e' una scelta irreversibile anche qualora non dovessi essere eletto". Lo stesso ducetto Di Pietro confermò: "De Magistris si dimetterà dalla magistratura subito dopo le elezioni, lo assicuro. Anche lui, come me, pensa che sia una strada senza ritorno una volta che da magistrato si passa alla politica". (AdnKronos)
Purtroppo proiprio quest'ultima affermazione è tragicamente falsa. Le sue parole sono molto chiare: "Il mestiere di magistrato che ho svolto per quindici anni non è un abito che si dismette e si getta via" e il fatto che abbia chiesto ed ottenuto l'aspettativa per tutta la durata del mandato la dice lunga sulla sua reale volontà di abbandonare la magistratura. E' meglio avere i piedi in più scarpe qualora l'esperienza in Europa non sia abbastanza remunerativa, vero?
Francamente a questo punto le sue parole "Detto questo, confermo che non rientrerò in magistratura e che mi dimetterò. Ma i tempi delle mie dimissioni non me li farò indicare o dettare da nessuno, se non dalla mia coscienza", riportate da un articolo su Corriere.it, suonano molto male, soprattutto visto che si parte già con una promessa non mantenuta e la storia del "in quella lettera di dimissioni dovrò indicare precisamente anche chi saranno i responsabili morali e istituzionali della mia cacciata dalla magistratura, che è stato un fatto senza precedenti nella storia giudiziaria del nostro Paese e che non dovrà passare sotto silenzio. Per questo sto scegliendo tempi e modi opportuni affinche il Paese sappia quale è lo stato di salute della magistratura nel nostro Paese." (intervista a Radio 24 del 29 Luglio 2009) suona proprio come un modo per imbonire il proprio elettorato.
La verità è che potrebbe benissimo dare le dimissioni immediatamente e poi portare avanti la sua battaglia contro quella "magistratura politicizzata" (quindi confermando quello che dice da decennilo stesso Berlusconi) che lo ha costretto ad andarsene. Ma questo rischierebbe di non farlo apparire in TV abbastanza.
Continuo a ricordare che i veri magistrati, quelli che combattevano contro la politica, quelli che andavano avanti nonostante fossero ostacolati da tutti, non andavano in TV, non lasciavano la magistratura per il parlamento europeo... ma andavano avanti. Avanti fino alla morte. Giovanni Falcone... Paolo Borsellino. Per favore, non avviciniamoli nemmeno lontanamente a gente come Di Pietro o De Magistris.
Qualche giorno fa la Lega aveva proposto i "test di dialetto per i professori", scatenando (ovviamente) grosse polemiche. Oggi leggo che si parlava di "test regionali, ma non di dialetto". Incomma ancora una volta come già accaduto più volte (ad esempio la proposta delle carrozze speciali sulla metropolitana milanese) la Lega prima lancia un masso e poi immediatamente nasconde la mano e si difende diventando vittima di un regime che fraintende le loro parole e le loro proposte...
Questo atteggiamento, però, non è tipico della sola Lega, ma è anche di gente come Di Pietro (prima raccoglie le firme per i referendum sul sistema elettorale facendo spendere soldi allo stato e poi li fa fallire) o come Veltroni (quello che aveva dichiarato in Tv che avrebbe smesso di fare politica dopo il mandato di sindaco a Roma e poi si è candidato alle elezioni del 2008) o, ultima fra tutti, la starlette televisiva De Magistris.
Si, proprio quel De Magistris che durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura alle europee (insieme al wanna-be-duce Di Pietro) a chi gli chiedeva se avrebbe continuato la sua carriera di magistrato rispose: "La mia una scelta di vita. Ho da poco superato i quarant'anni e intendo iniziare una nuova esperienza da cui non tornero' indietro. La mia e' una scelta irreversibile anche qualora non dovessi essere eletto". Lo stesso ducetto Di Pietro confermò: "De Magistris si dimetterà dalla magistratura subito dopo le elezioni, lo assicuro. Anche lui, come me, pensa che sia una strada senza ritorno una volta che da magistrato si passa alla politica". (AdnKronos)
Purtroppo proiprio quest'ultima affermazione è tragicamente falsa. Le sue parole sono molto chiare: "Il mestiere di magistrato che ho svolto per quindici anni non è un abito che si dismette e si getta via" e il fatto che abbia chiesto ed ottenuto l'aspettativa per tutta la durata del mandato la dice lunga sulla sua reale volontà di abbandonare la magistratura. E' meglio avere i piedi in più scarpe qualora l'esperienza in Europa non sia abbastanza remunerativa, vero?
Francamente a questo punto le sue parole "Detto questo, confermo che non rientrerò in magistratura e che mi dimetterò. Ma i tempi delle mie dimissioni non me li farò indicare o dettare da nessuno, se non dalla mia coscienza", riportate da un articolo su Corriere.it, suonano molto male, soprattutto visto che si parte già con una promessa non mantenuta e la storia del "in quella lettera di dimissioni dovrò indicare precisamente anche chi saranno i responsabili morali e istituzionali della mia cacciata dalla magistratura, che è stato un fatto senza precedenti nella storia giudiziaria del nostro Paese e che non dovrà passare sotto silenzio. Per questo sto scegliendo tempi e modi opportuni affinche il Paese sappia quale è lo stato di salute della magistratura nel nostro Paese." (intervista a Radio 24 del 29 Luglio 2009) suona proprio come un modo per imbonire il proprio elettorato.
La verità è che potrebbe benissimo dare le dimissioni immediatamente e poi portare avanti la sua battaglia contro quella "magistratura politicizzata" (quindi confermando quello che dice da decennilo stesso Berlusconi) che lo ha costretto ad andarsene. Ma questo rischierebbe di non farlo apparire in TV abbastanza.
Continuo a ricordare che i veri magistrati, quelli che combattevano contro la politica, quelli che andavano avanti nonostante fossero ostacolati da tutti, non andavano in TV, non lasciavano la magistratura per il parlamento europeo... ma andavano avanti. Avanti fino alla morte. Giovanni Falcone... Paolo Borsellino. Per favore, non avviciniamoli nemmeno lontanamente a gente come Di Pietro o De Magistris.
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domenica 26 luglio 2009
Il momento giusto...
La fotografia è anche fortuna... e ieri, ammetto, un po' ne ho avuta anche io.
Appena ho visto il kite dirigersi verso il sole, ho iniziato a scattare, cercando di prenderlo controsole o, meglio, proprio sul sole. Una foto pensata, cercata... voluta... fortemente voluta ma non potevo proprio immaginare che venisse così perfetta.
E' anche questo il bello della fotografia, soprattutto per uno per cui questo è solo un piccolo hobby, limitato dai mezzi a disposizione e dal tempo e certo un grosso aiuto me lo ha dato la fotografia digitale. Quando era ancora l'epoca dell'analogico, del sacro rullino, mi ricordo che ero felice quando avevo una foto bella ogni 12... sentivo che avevo raggiunto il mio scopo. Ora con il digitale questo limite non c'è, posso osare e lasciare che il dito continui a premere quel bottone, nella speranza di ottenere risultati... come questo.
E, per una volta, lasciatemi gongolare... questa mi è proprio venuta bene.
Appena ho visto il kite dirigersi verso il sole, ho iniziato a scattare, cercando di prenderlo controsole o, meglio, proprio sul sole. Una foto pensata, cercata... voluta... fortemente voluta ma non potevo proprio immaginare che venisse così perfetta.
E' anche questo il bello della fotografia, soprattutto per uno per cui questo è solo un piccolo hobby, limitato dai mezzi a disposizione e dal tempo e certo un grosso aiuto me lo ha dato la fotografia digitale. Quando era ancora l'epoca dell'analogico, del sacro rullino, mi ricordo che ero felice quando avevo una foto bella ogni 12... sentivo che avevo raggiunto il mio scopo. Ora con il digitale questo limite non c'è, posso osare e lasciare che il dito continui a premere quel bottone, nella speranza di ottenere risultati... come questo.
E, per una volta, lasciatemi gongolare... questa mi è proprio venuta bene.
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venerdì 17 luglio 2009
Morti e diritti calpestati? No, il polso del pastore tedesco!
Scusate ma sono letteralmente indignato. A Giakarta due alberghi di lusso nel centro della città sono oggetto di un attentato in cui muoiono 9 persone e si parla di oltre 50 feriti. In Iran la polizia continua a reprimere con la forza le manifestazioni e i cortei a favore di Mousavi. Ma per i giornali italiani queste notizie sono di secondo piano rispetto alla frattura del polso del pastore tedesco. Già, per Repubblica.it (a dire il vero non mi aspettavo altro da questo giornale di Gossip), La Stampa e il Corriere.it (ho guardato solo questi tre, poi mi sono fermato per non farmi ulteriore male) è più importante fare una perfetta radiocronaca di tutto ciò che viene fatto per una semplice frattura del polso, piuttosto che sottolineare la gravità di altri avvenimenti. E non c'è nemmeno la scusa della notizia italiana visto che il pastore tedesco non è altro che un capo di stato estero.
Perchè i morti di Giakarta e i diritti calpestati dei cittadini (soprattutto universitari) iraniani sono meno importanti del polso del pastore tedesco? Tanto vale parlare anche della quasi certa vendita di Ibrahimovic al Barcellona... almeno questa è una notizia che riguarda l'Italia.
Che schifo...
Perchè i morti di Giakarta e i diritti calpestati dei cittadini (soprattutto universitari) iraniani sono meno importanti del polso del pastore tedesco? Tanto vale parlare anche della quasi certa vendita di Ibrahimovic al Barcellona... almeno questa è una notizia che riguarda l'Italia.
Che schifo...
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martedì 14 luglio 2009
14 Luglio... ho cervello e quindi bloggo!
Qualcuno mi ha fatto notare che oggi sarebbe la giornata di sciopero dei blogger, e siccome trovo questa cosa totalmente idiota, ho deciso di scrivere qualcosa, nonostante sia in vacanza. Il blog è l'espressione di un pensiero e mettere in sciopero il pensiero è una cosa che solo quelli con pochi o nessun neurone possono fare.
Dall'ultimo mio post sono ne successe di cotte e di crude dal G8 a Grillo, da Di Pietro a Obama... e quale occasione migliore di questa per fare un ripasso?
G8... già, c'è stato il summit dell'inutilità che si è concluso, come previsto, con la fantastica produzione di tanti documenti, probabilmente importanti... ma sempre di documenti. Il G8 non ha alcuna utilità pratica se non quella di permettere ai vari premier e capi di stato di incontrarsi. La cosa più interessante, comunque, è stato che nonostante la campagna del gossip-giornale (Repubblica) e dei suoi alleati esteri (uno con la notizia che l'Italia era fuori dal G8 e l'altro con la nota che gli USA avrebbero dovuto prendere in mano l'organizzazione del summit), questi tre giorni sono stati un successo per Berlusconi e quindi per il governo e per l'Italia. Successo sancito anche dai partecipanti, primo fra tutti Obama che ha più volte sottolineato sia la grande leadership del premier italiano e del governo, sia l'impeccabile organizzazione. L'idea di fare il G8 nelle zone terremotate è stata una grande mossa. Da notare questo interessante articolo sul Corriere.it.
Di Pietro... è incredibile come questo wanna-be-duce che sa a malapena l'italiano (e mi chiedo come abbia potuto laurearsi in una materia, legge, dove la lingua è fondamentale...) abbia potuto scrivere un testo in inglese per pubblicarlo su una pagina dell'Herald Tribune da lui comperata. Non discuto sul tempismo, ma sul contenuto. Il suo messaggio non è contro la Lodo-Alfano (su cui si potrebbe discutere in maniera politica), ma sulle istituzioni italiane. Lui, che da parlamentare dovrebbe aver giurato fedeltà alle istituzioni repubblicane, si permette di mettere in dubbio le stesse istituzioni del nostro paese. Insulta indirettamente sia il Presidente della Repubblica (ma questo lo ha già fatto, in barba alle leggi del nostro paese) che la Corte Costituzionale. Secondo lui, se quest'ultima boccia la Lodo-Alfano è democratica, se non la boccia è collusa. Questo modo di vedere la democrazia, ossia "se fa quello che dico io è democrazia, se non lo fa è dittatura" è tanto vicina alla mentalità dittatoriale... lui vuole emulare Mussolini, ma qualcuno dovrebbe spiegargli che Mussolini era colto e sapeva tre lingue... mentre lui è ignorante e non sa l'italiano.
Anche in questo caso consiglio la lettura di un fantastico editoriale di Piero Ostellino, sempre da Corriere.it.
Grillo... ecco che il comico-politico (o, meglio, politico-comico) ha deciso di entrare in politica violando la sua promessa di non entrarci mai... ma si tanto dirà che lui non voleva dire questo. E come ingresso ha deciso di sfruttare quel partito che tanto ha criticato, dicendogliene dietro di cotte e di crude, ossia il PD (quello che lui chiama pidimenoelle). Già questo è sintomo di totale incoerenza... spari a zero su un partito e poi di punto in bianco vuoi candidarti come segretario? Non solo, ma tu non eri quello che non voleva avere tessere di partito?
Che questa sia una chiara OPA (Offerta Pubblica di Annessione) che Di Pietro ha lanciato al PD è più che evidente... Qualora la candidatura di Grillo fosse accettata e qualora per caso vincesse, ecco che il PD si annetterebbe all'IDv diventando una forza di opposizione in grado di dare ancora più potere a Berlusconi sia perchè un partito che si dichiara pulito e si rivela fatto di bugiardi (Grillo), assassini (Grillo), indagati (De Magistris e Di Pietro) è poco credibile, sia perchè davanti ai fatti e alla necessità di agire e non parlare... si vedrà la totale incapacità di Grillo.
Mi chiedo: ma i suoi comizi saranno a pagamento? E ne venderà poi anche i DVD?
Gossip mancato... ha fatto il giro del mondo la foto di Obama e Sarkozy che ammiravano il lato B di una minorenne (credo Brasiliana) del J8... la cosa impressionante che il più famoso giornale di gossip italiano (Repubblica) abbia fatto passare questa cosa quasi in sordina.
Mi chiedo: ma se al posto di Obama e di Sarkozy ci fosse stato Berlusconi... quanto ne avrebbero parlato? Cosa non ne avrebbero dette dietro a Berlusconi?
Obama... il fantastico (perchè lo considero veramente tale) Presidente degli Stati Uniti d'America ha di recente inviato un quantitativo incredibile di truppe in Afghanistan. Di questa cosa se n'è parlato pochissimo e non ho visto nessuna bandiera ipocrita della pace appesa ai balconi... eppure...
Mi chiedo: ma se questa cosa l'avesse fatta Bush... quante bandiere ipocrite appese sui balconi avremmo visto? Come avrebbe reagisto l'opinione pubblica?
Stupri di Roma... grazie al DNA è molto probabile che il coordinatore del PD che è stato arrestato con l'accusa di essere lo stupratore seriale sia realmente l'autore di questi fatti. Eppure il giornale di gossip Repubblica che quando deve accusare Berlusconi di qualche cosa lo dichiara colpevole anche senza prove... definisce l'arrestato come "probabile autore"... come se il DNA non valesse più nulla. Davanti a prove tangibili contro qualcuno che fa del male alle donne ed è del PD ecco che si materializza quella presunzione di innocenza alla base della giustizia italiana... presunzione di innocenza mai usata a favore di Berlusconi, anche davanti ad accuse senza prove tangibili. Ma questa è l'informazione di chi fa gossip... come Repubblica.
Di argomenti ce ne sarebbero molti altri, ma mi voglio fermare qui. In fondo non era in previsione questo post, sino a quando ho scoperto che oggi avrei dovuto scioperare. Fortunatamente ho cervello e, quindi, ho deciso di scrivere.
Dall'ultimo mio post sono ne successe di cotte e di crude dal G8 a Grillo, da Di Pietro a Obama... e quale occasione migliore di questa per fare un ripasso?
G8... già, c'è stato il summit dell'inutilità che si è concluso, come previsto, con la fantastica produzione di tanti documenti, probabilmente importanti... ma sempre di documenti. Il G8 non ha alcuna utilità pratica se non quella di permettere ai vari premier e capi di stato di incontrarsi. La cosa più interessante, comunque, è stato che nonostante la campagna del gossip-giornale (Repubblica) e dei suoi alleati esteri (uno con la notizia che l'Italia era fuori dal G8 e l'altro con la nota che gli USA avrebbero dovuto prendere in mano l'organizzazione del summit), questi tre giorni sono stati un successo per Berlusconi e quindi per il governo e per l'Italia. Successo sancito anche dai partecipanti, primo fra tutti Obama che ha più volte sottolineato sia la grande leadership del premier italiano e del governo, sia l'impeccabile organizzazione. L'idea di fare il G8 nelle zone terremotate è stata una grande mossa. Da notare questo interessante articolo sul Corriere.it.
Di Pietro... è incredibile come questo wanna-be-duce che sa a malapena l'italiano (e mi chiedo come abbia potuto laurearsi in una materia, legge, dove la lingua è fondamentale...) abbia potuto scrivere un testo in inglese per pubblicarlo su una pagina dell'Herald Tribune da lui comperata. Non discuto sul tempismo, ma sul contenuto. Il suo messaggio non è contro la Lodo-Alfano (su cui si potrebbe discutere in maniera politica), ma sulle istituzioni italiane. Lui, che da parlamentare dovrebbe aver giurato fedeltà alle istituzioni repubblicane, si permette di mettere in dubbio le stesse istituzioni del nostro paese. Insulta indirettamente sia il Presidente della Repubblica (ma questo lo ha già fatto, in barba alle leggi del nostro paese) che la Corte Costituzionale. Secondo lui, se quest'ultima boccia la Lodo-Alfano è democratica, se non la boccia è collusa. Questo modo di vedere la democrazia, ossia "se fa quello che dico io è democrazia, se non lo fa è dittatura" è tanto vicina alla mentalità dittatoriale... lui vuole emulare Mussolini, ma qualcuno dovrebbe spiegargli che Mussolini era colto e sapeva tre lingue... mentre lui è ignorante e non sa l'italiano.
Anche in questo caso consiglio la lettura di un fantastico editoriale di Piero Ostellino, sempre da Corriere.it.
Grillo... ecco che il comico-politico (o, meglio, politico-comico) ha deciso di entrare in politica violando la sua promessa di non entrarci mai... ma si tanto dirà che lui non voleva dire questo. E come ingresso ha deciso di sfruttare quel partito che tanto ha criticato, dicendogliene dietro di cotte e di crude, ossia il PD (quello che lui chiama pidimenoelle). Già questo è sintomo di totale incoerenza... spari a zero su un partito e poi di punto in bianco vuoi candidarti come segretario? Non solo, ma tu non eri quello che non voleva avere tessere di partito?
Che questa sia una chiara OPA (Offerta Pubblica di Annessione) che Di Pietro ha lanciato al PD è più che evidente... Qualora la candidatura di Grillo fosse accettata e qualora per caso vincesse, ecco che il PD si annetterebbe all'IDv diventando una forza di opposizione in grado di dare ancora più potere a Berlusconi sia perchè un partito che si dichiara pulito e si rivela fatto di bugiardi (Grillo), assassini (Grillo), indagati (De Magistris e Di Pietro) è poco credibile, sia perchè davanti ai fatti e alla necessità di agire e non parlare... si vedrà la totale incapacità di Grillo.
Mi chiedo: ma i suoi comizi saranno a pagamento? E ne venderà poi anche i DVD?
Gossip mancato... ha fatto il giro del mondo la foto di Obama e Sarkozy che ammiravano il lato B di una minorenne (credo Brasiliana) del J8... la cosa impressionante che il più famoso giornale di gossip italiano (Repubblica) abbia fatto passare questa cosa quasi in sordina.
Mi chiedo: ma se al posto di Obama e di Sarkozy ci fosse stato Berlusconi... quanto ne avrebbero parlato? Cosa non ne avrebbero dette dietro a Berlusconi?
Obama... il fantastico (perchè lo considero veramente tale) Presidente degli Stati Uniti d'America ha di recente inviato un quantitativo incredibile di truppe in Afghanistan. Di questa cosa se n'è parlato pochissimo e non ho visto nessuna bandiera ipocrita della pace appesa ai balconi... eppure...
Mi chiedo: ma se questa cosa l'avesse fatta Bush... quante bandiere ipocrite appese sui balconi avremmo visto? Come avrebbe reagisto l'opinione pubblica?
Stupri di Roma... grazie al DNA è molto probabile che il coordinatore del PD che è stato arrestato con l'accusa di essere lo stupratore seriale sia realmente l'autore di questi fatti. Eppure il giornale di gossip Repubblica che quando deve accusare Berlusconi di qualche cosa lo dichiara colpevole anche senza prove... definisce l'arrestato come "probabile autore"... come se il DNA non valesse più nulla. Davanti a prove tangibili contro qualcuno che fa del male alle donne ed è del PD ecco che si materializza quella presunzione di innocenza alla base della giustizia italiana... presunzione di innocenza mai usata a favore di Berlusconi, anche davanti ad accuse senza prove tangibili. Ma questa è l'informazione di chi fa gossip... come Repubblica.
Di argomenti ce ne sarebbero molti altri, ma mi voglio fermare qui. In fondo non era in previsione questo post, sino a quando ho scoperto che oggi avrei dovuto scioperare. Fortunatamente ho cervello e, quindi, ho deciso di scrivere.
giovedì 25 giugno 2009
Tale (papà Veltroni) e quale (figlio Franceschini)
Nel 2006 l'allora sindaco di Roma Walter Veltroni si presentò da Fabio Fazio e dichiarò:
"Davvero io considero che se farò di nuovo il sindaco di Roma nei prossimi cinque anni, alla fine di questo secondo quinquennio io avrò concluso la mia esperienza politica." e alla domanda di Fabio Fazio "Davvero?", Veltroni ribadì: "Si, perché non bisogna fare la politica a vita: bisogna continuare a fare le cose nelle quali si crede facendo altro. Ci sono tante cose che si possono fare. So che quando dico questo tutti mi guardano dicendo: 'Eh guarda che furbacchione, dice così, ma non è vero!' Ne parleremo tra cinque anni. Si vedrà tra cinque anni se sarà vero o no. "
La storia ci ha insegnato che dopo quel mandato Veltroni non solo rimase in politica, ma si candidò come leader di una forza politica, riuscendo nella quadrupla impresa di (1) partecipare alla caduta del governo Prodi (2) essere causa della successiva batosta del PD che ha consegnato l'Italia a Berlusconi (3) aver aiutato alla sparizione della sinistra dal parlamento (4) collaborato a consegnare Roma ad Alemanno avendo scelto Rutelli come successore.
Ora anche lo stesso successore di Uolter, tale Franceschini, ha deciso di calcare le stesse orme del suo predecessore. Il 24 Giugno 2009 tutti i giornali hanno riportato che si candiderà alla guida del PD, annuncio fatto attraverso un video pubblicato sul suo sito. Ecco qui gli articoli del giornale di gossip Repubblica.it e del Corriere.it che contiene lo stesso video.
Non mi metto certo a discutere l'opportunità di tale mossa dopo la batosta ricevuta nell'ultima tornata elettorale (Europee+Amministrative 2009), ma trovo alquanto divertente che così come il predecessore, anche Franceschini ha grossi problemi di memoria, visto che all'inizio di Marzo di quest'anno, intervenendo alla trasmissione di Canale 5 "Matrix", affermò che ad Ottobre non si sarebbe candidato: "Il mio è un mandato a termine e di garanzia, per lo statuto finisce a ottobre, io ho un compito importante per gli equilibri del paese e devo garantire lo svolgimento del congresso. Arrivato lì è finito il mio lavoro, non ho assolutamente intenzione di candidarmi", aggiungendo poi che il prossimo segretario del PD "lo sceglieranno gli italiani con il meccanismo delle primarie". Il tutto fu riportato da un articolo de Il Sole 24 Ore, ma anche da tutti gli altri giornali tra cui, ovviamente, il giornale di gossip Repubblica e Corriere della Sera.
Complimenti!
"Davvero io considero che se farò di nuovo il sindaco di Roma nei prossimi cinque anni, alla fine di questo secondo quinquennio io avrò concluso la mia esperienza politica." e alla domanda di Fabio Fazio "Davvero?", Veltroni ribadì: "Si, perché non bisogna fare la politica a vita: bisogna continuare a fare le cose nelle quali si crede facendo altro. Ci sono tante cose che si possono fare. So che quando dico questo tutti mi guardano dicendo: 'Eh guarda che furbacchione, dice così, ma non è vero!' Ne parleremo tra cinque anni. Si vedrà tra cinque anni se sarà vero o no. "
La storia ci ha insegnato che dopo quel mandato Veltroni non solo rimase in politica, ma si candidò come leader di una forza politica, riuscendo nella quadrupla impresa di (1) partecipare alla caduta del governo Prodi (2) essere causa della successiva batosta del PD che ha consegnato l'Italia a Berlusconi (3) aver aiutato alla sparizione della sinistra dal parlamento (4) collaborato a consegnare Roma ad Alemanno avendo scelto Rutelli come successore.
Ora anche lo stesso successore di Uolter, tale Franceschini, ha deciso di calcare le stesse orme del suo predecessore. Il 24 Giugno 2009 tutti i giornali hanno riportato che si candiderà alla guida del PD, annuncio fatto attraverso un video pubblicato sul suo sito. Ecco qui gli articoli del giornale di gossip Repubblica.it e del Corriere.it che contiene lo stesso video.
Non mi metto certo a discutere l'opportunità di tale mossa dopo la batosta ricevuta nell'ultima tornata elettorale (Europee+Amministrative 2009), ma trovo alquanto divertente che così come il predecessore, anche Franceschini ha grossi problemi di memoria, visto che all'inizio di Marzo di quest'anno, intervenendo alla trasmissione di Canale 5 "Matrix", affermò che ad Ottobre non si sarebbe candidato: "Il mio è un mandato a termine e di garanzia, per lo statuto finisce a ottobre, io ho un compito importante per gli equilibri del paese e devo garantire lo svolgimento del congresso. Arrivato lì è finito il mio lavoro, non ho assolutamente intenzione di candidarmi", aggiungendo poi che il prossimo segretario del PD "lo sceglieranno gli italiani con il meccanismo delle primarie". Il tutto fu riportato da un articolo de Il Sole 24 Ore, ma anche da tutti gli altri giornali tra cui, ovviamente, il giornale di gossip Repubblica e Corriere della Sera.
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lunedì 22 giugno 2009
Referendum, Di Pietro e quorum... che pena.
Ancora una volta in Italia, l'unico vero strumento che il cittadino ha per esprimere il proprio pensiero, reale, è fallito... come troppo spesso negli ultimi anni. I tre referendum del 21 e 22 Giugno 2009 non hanno raggiunto il quorum, come ampiamente previsto, e le centinaia di milioni spesi per farli sono finiti nel cesso... ma tanto siamo ricchi, possiamo permettercelo. E come previsto dal programma (cit.), arrivano i commenti più o meno intelligenti dei vari politicanti italiani, primo fra tutti quel Gianfranco Fini che ha l'innata capacità di alternare atteggiamenti e discorsi intelligenti con emerite cazzate, degne di un demagogo di primo pelo. Secondo l'attuale presidente della Camera, infatti, "I quesiti erano troppo tecnici e sicuramente c'è una certa stanchezza da parte degli elettori.".
Ma si ascolta quando parla? I quesiti troppo tecnici? Ma se questa volta erano di una semplicità tale che se li avessi spiegati a Nicole li avrebbe capiti pure lei.
La triste realtà è ben altra...
Innanzitutto quel gran bell'esempio di coerenza che è Di Pietro, la starlette tv che vorrebbe essere come Berlusconi. Già, perchè in molti non sanno che tra i promotori del referendum c'era proprio Antonino 'ducetto' Di Pietro, che si diede molto da fare per portare avanti una campagna contro la proliferazione dei partiti, dandosi da fare in prima persona per raccogliere le firme... ma al momento della resa dei conti... no, ha pensato bene che due partiti avrebbe significato sparire e, quindi, non prendere più tanti soldini dallo stato e farne prendere ai suoi amici ex-magistrati indagati.
Veramente notevole, signor Di Pietro, i miei più vivi complimenti. Lei che si presenta sempre come il volto pulito della politica... già... se questo è il volto pulito, preferisco quello sporco.
Mi spiega dall'alto della sua presunzione come fa il cittadino italiano a dare credibilità ad uno strumento se lo stesso promotore di quello strumento, lo combatte? Forse, signor (per modo di dire) Di Pietro, dovrebbe pensare che il nostro paese non ha centinaia di migliaia di euro da sbattere nel cesso per i suoi capricci, i cuoi continui cambi di opinione e di idea.
No, forse è meglio che non me lo spieghi... tanto visto il suo italiano limitato, probabilmente non capirei lo stesso.
La maledizione del referendum è il quorum, quel maledetto 50%+1 di voti necessari perchè la consultazione sia valido... una delle più immani cazzate della nostra legislazione. Cazzata perchè fa in modo che chi non ha interesse nella politica (quindi dovrebbe accettare di buon grado quello che gli altri decidono) abbia in mano l'ago della bilancia.
In un paese civile e che guarda al futuro, questa cosa non ha senso: il referendum dovrebbe essere valido sempre, anche con un solo voto. Non sei d'accordo che venga abrogata la legge/norma? bene, vai a votare!... Impariamo a fare politica vera, impariamo a confrontarci seriamente... piantiamola di fare come quel delinquente seppellito ad Hammamet che per primo invitò gli italiani ad andare al mare al posto che votare...
Che pena.... che pena...
Ma si ascolta quando parla? I quesiti troppo tecnici? Ma se questa volta erano di una semplicità tale che se li avessi spiegati a Nicole li avrebbe capiti pure lei.
La triste realtà è ben altra...
Innanzitutto quel gran bell'esempio di coerenza che è Di Pietro, la starlette tv che vorrebbe essere come Berlusconi. Già, perchè in molti non sanno che tra i promotori del referendum c'era proprio Antonino 'ducetto' Di Pietro, che si diede molto da fare per portare avanti una campagna contro la proliferazione dei partiti, dandosi da fare in prima persona per raccogliere le firme... ma al momento della resa dei conti... no, ha pensato bene che due partiti avrebbe significato sparire e, quindi, non prendere più tanti soldini dallo stato e farne prendere ai suoi amici ex-magistrati indagati.
Veramente notevole, signor Di Pietro, i miei più vivi complimenti. Lei che si presenta sempre come il volto pulito della politica... già... se questo è il volto pulito, preferisco quello sporco.
Mi spiega dall'alto della sua presunzione come fa il cittadino italiano a dare credibilità ad uno strumento se lo stesso promotore di quello strumento, lo combatte? Forse, signor (per modo di dire) Di Pietro, dovrebbe pensare che il nostro paese non ha centinaia di migliaia di euro da sbattere nel cesso per i suoi capricci, i cuoi continui cambi di opinione e di idea.
No, forse è meglio che non me lo spieghi... tanto visto il suo italiano limitato, probabilmente non capirei lo stesso.
La maledizione del referendum è il quorum, quel maledetto 50%+1 di voti necessari perchè la consultazione sia valido... una delle più immani cazzate della nostra legislazione. Cazzata perchè fa in modo che chi non ha interesse nella politica (quindi dovrebbe accettare di buon grado quello che gli altri decidono) abbia in mano l'ago della bilancia.
In un paese civile e che guarda al futuro, questa cosa non ha senso: il referendum dovrebbe essere valido sempre, anche con un solo voto. Non sei d'accordo che venga abrogata la legge/norma? bene, vai a votare!... Impariamo a fare politica vera, impariamo a confrontarci seriamente... piantiamola di fare come quel delinquente seppellito ad Hammamet che per primo invitò gli italiani ad andare al mare al posto che votare...
Che pena.... che pena...
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venerdì 12 giugno 2009
Bing... e via ad usare Google !
Qualche giorno fa ho intavolato una discussione su "Bing", il nuovo motore di ricerca decisionale della compagnia di Redmond con un amico ed un suo amico che elogiavano e difendevano a spada tratta gli evidenti difetti di questo sistema.
Il punto di partenza è uno dei commenti del post del blog di Attivissimo dedicato ad uno dei tanti problemi legati a questo nuovo servizio che evidenzia come i primi risultati di alcune richieste specifiche siano l'esatto opposto della ricerca. Il commento sottolinea che alla richiesta "windows fa cagare", la prima risposta fosse "Ecco perchè Linux fa schifo « pollycoke :)" (oggi, provando questa stessa richiesta, la prima risposta è stata "Flash post: la nuova favicon di Google mi fa CAGARE! | MariKikka ..."). Il secondo test era stato fatto con la domanda "linux e' meglio di windows" e la prima risposta è "Perchè Windows è meglio di Linux". A questa ci ho poi aggiunto questo test: "google meglio di microsoft" e la prima risposta, ma che caso, è "Microsoft Bing: il nuovo motore di ricerca che vuole competere con..."
Se vogliamo essere onesti, decisionale è decisionale: bing, in perfetta linea con la mentalità di chi lavora per Microsoft, vuole farti il lavaggio del cervello e quindi prende la decisione di farti vedere le cose solo come vuole lei.
Uno dei due dipendenti della società di Redmond con cui ho portato avanti la discussione ha cercato di spiegarmi con un giro di parole che essendo questo tool studiato per la lingua inglese non era ancora stato ottimizzato per l'italiano. Già... ma se questo fosse vero, perchè dopo la prima o le prime due risposte, le altre erano esattamente quello che avevo chiesto? Se veramente l'ottimizzazione sulla lingua fosse il fattore determinante le risposte sarebbero dovuto essere totalmente omogenee anche dinnanzi a link che avevano proprio la stessa frase della richiesta.
Ispirato dalla nota su facebook di un amico, ho anche provato alcune ricerche (usando la lingua inglese su entrambi) tra Bing e Google, ottenendo, più o meno gli stessi identici risultati. Entrambi, bene o male, danno le stesse risposte, chi prima, chi dopo... ma alla fine sono perfettamente identici. E per questo motivo voglio riportare la frase finale della nota dell'amico Luigi:
"Bing non è un prodotto innovativo, è semplicemente un altro motore di ricerca generalista. Resta il dubbio se nel 2009 con il fiorire di motori specifici come TinEye e Wolfram | Alpha avessimo bisogno di un altro motore di questo tipo."
Il problema, Luigi, è che Microsoft non ha voluto innovare, ha solo, come è suo uso, copiato una cosa che ha portato al successo Google, nella speranza di colmare un gap sul web che sta ogni giorno facendosi sempre più grande. Microsoft ed innovazione sono due parole che, oramai, hanno ben poco in comune... e Windows 7 (che raccoglie tecnologie viste su mac & Linux) ne è la controprova.
Il punto di partenza è uno dei commenti del post del blog di Attivissimo dedicato ad uno dei tanti problemi legati a questo nuovo servizio che evidenzia come i primi risultati di alcune richieste specifiche siano l'esatto opposto della ricerca. Il commento sottolinea che alla richiesta "windows fa cagare", la prima risposta fosse "Ecco perchè Linux fa schifo « pollycoke :)" (oggi, provando questa stessa richiesta, la prima risposta è stata "Flash post: la nuova favicon di Google mi fa CAGARE! | MariKikka ..."). Il secondo test era stato fatto con la domanda "linux e' meglio di windows" e la prima risposta è "Perchè Windows è meglio di Linux". A questa ci ho poi aggiunto questo test: "google meglio di microsoft" e la prima risposta, ma che caso, è "Microsoft Bing: il nuovo motore di ricerca che vuole competere con..."
Se vogliamo essere onesti, decisionale è decisionale: bing, in perfetta linea con la mentalità di chi lavora per Microsoft, vuole farti il lavaggio del cervello e quindi prende la decisione di farti vedere le cose solo come vuole lei.
Uno dei due dipendenti della società di Redmond con cui ho portato avanti la discussione ha cercato di spiegarmi con un giro di parole che essendo questo tool studiato per la lingua inglese non era ancora stato ottimizzato per l'italiano. Già... ma se questo fosse vero, perchè dopo la prima o le prime due risposte, le altre erano esattamente quello che avevo chiesto? Se veramente l'ottimizzazione sulla lingua fosse il fattore determinante le risposte sarebbero dovuto essere totalmente omogenee anche dinnanzi a link che avevano proprio la stessa frase della richiesta.
Ispirato dalla nota su facebook di un amico, ho anche provato alcune ricerche (usando la lingua inglese su entrambi) tra Bing e Google, ottenendo, più o meno gli stessi identici risultati. Entrambi, bene o male, danno le stesse risposte, chi prima, chi dopo... ma alla fine sono perfettamente identici. E per questo motivo voglio riportare la frase finale della nota dell'amico Luigi:
"Bing non è un prodotto innovativo, è semplicemente un altro motore di ricerca generalista. Resta il dubbio se nel 2009 con il fiorire di motori specifici come TinEye e Wolfram | Alpha avessimo bisogno di un altro motore di questo tipo."
Il problema, Luigi, è che Microsoft non ha voluto innovare, ha solo, come è suo uso, copiato una cosa che ha portato al successo Google, nella speranza di colmare un gap sul web che sta ogni giorno facendosi sempre più grande. Microsoft ed innovazione sono due parole che, oramai, hanno ben poco in comune... e Windows 7 (che raccoglie tecnologie viste su mac & Linux) ne è la controprova.
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venerdì 5 giugno 2009
Il gossip vende in Spagna come in Italia
Certe volte ho bisogno che qualcuno mi insegni, mi spieghi e mi faccia capire cose che probabilmente vanno ben oltre le mie capacità intellettuali.
La domanda è questa (più o meno la stessa posta sul mio status di Facebook): cosa differenzia "El Pais" da "Chi", "Novella 2000", "Eva 3000"? Entrambi, infatti, pubblicano foto che qualche paparazzo ha rubato a casa di qualche Vip, e che mostrano solitamente tette al vento e culetti perizomati... Beh, "El Pais" va anche oltre, mostrando le foto di un maschietto con il proprio attributo in bella mostra.
L'articolo è in rete, a questo indirizzo e la cosa più triste è che per questo giornaletto (a livello del giornale di Gossip italiano Repubblica) nella homepage di oggi (Venerdì 5 Giugno 2009) sia più importante mettere queste foto come esclusiva e prima notizia, lasciando in terzo piano (sottolineo terzo) i commenti al discorso di Obama al Cairo...
Questo, scusate, la dice lunga, molto lunga.
Queste foto (grazie al post di un amico) le ho guardate e riguardate e... voglio capire cosa ci possa essere di così tanto grave. Nella prima si vede Berlusconi ed altra gente, tra cui spiccano delle gambe. Sono troppo belle per essere quelle della sua quasi-ex-moglie (quella di cui nessuno conosce il nome, ma solo il nomignolo d'arte...). Una persona con cervello la guarda e dice... "E allora?".
Nella seconda c'è Berlusconi con una ragazza che ha un bel fisico... in jeans e maglietta. Forse è grave perchè questa fanciulla sarebbe dovuta essere topless e perizoma, così si vedeva qualcosa.
La terza è terribile. Non c'è Berlusconi. Solo due ragazze all'esterno (vestite con pantaloni/jeans e giubbotti/giacche)... Magari Berlusconi sta lavorando o dormento o, peggio... per me le stava spiando dal buco della serratura... (da dentro, ovviamente).
Anche nella quarta manca Berlusconi, ma "El Pais" l'ha pubblicata con orgoglio... si vedono 2 tette di una ragazza in topless che sta prendendo il sole e il culetto perizomato di una seconda ragazza in piedi. L'hanno certamente messa per dimostrare che... che... che... boh, non ne ho idea. Forse che sono anche loro dei guardoni!
L'ultima, la quinta, è la più terribile, perchè oltre a non esserci Berlusconi, si vede un uomo che ha il suo attributo di fuori e si intravede una ragazza sdraiata su un lettino a prendere il sole davanti a lui, pubblicata per far vedere che in SPagna non ci si vergogna dei maschi nudi... perchè altro non vuol dire.
E più ci penso, più continuo a credere che l'unico motivo che ha spinto un giornale come "El Pais" a intraprendere la strada dell'inutile gossip è che ha visto che proprio grazie all'inutile gossip probabilmente Repubblica vende di più... visto che veline, tronisti, grandifratellini, soprattutto tette, culi e cazzi... vendono sempre.
Infine chiudo anche io con qualche domanda a Repubblica ed a El Pais (va molto di moda ultimamente porre domande a qualcun'altro):
1) perchè vedendo queste foto una persona non dovrebbe votare Berlusconi?
2) non sarebbe meglio combattere Berlusconi sul piano politico?
3) se attaccare Berlusconi sul piano personale è l'unica arma a disposizione dell'opposizione... non equivale a riconoscere che polticamente Berlusconi è inattaccabile?
4) ultimamente, quale percentuale di mercato avete rubato ai più rinomati giornali di gossip?
La domanda è questa (più o meno la stessa posta sul mio status di Facebook): cosa differenzia "El Pais" da "Chi", "Novella 2000", "Eva 3000"? Entrambi, infatti, pubblicano foto che qualche paparazzo ha rubato a casa di qualche Vip, e che mostrano solitamente tette al vento e culetti perizomati... Beh, "El Pais" va anche oltre, mostrando le foto di un maschietto con il proprio attributo in bella mostra.
L'articolo è in rete, a questo indirizzo e la cosa più triste è che per questo giornaletto (a livello del giornale di Gossip italiano Repubblica) nella homepage di oggi (Venerdì 5 Giugno 2009) sia più importante mettere queste foto come esclusiva e prima notizia, lasciando in terzo piano (sottolineo terzo) i commenti al discorso di Obama al Cairo...
Questo, scusate, la dice lunga, molto lunga.
Queste foto (grazie al post di un amico) le ho guardate e riguardate e... voglio capire cosa ci possa essere di così tanto grave. Nella prima si vede Berlusconi ed altra gente, tra cui spiccano delle gambe. Sono troppo belle per essere quelle della sua quasi-ex-moglie (quella di cui nessuno conosce il nome, ma solo il nomignolo d'arte...). Una persona con cervello la guarda e dice... "E allora?".
Nella seconda c'è Berlusconi con una ragazza che ha un bel fisico... in jeans e maglietta. Forse è grave perchè questa fanciulla sarebbe dovuta essere topless e perizoma, così si vedeva qualcosa.
La terza è terribile. Non c'è Berlusconi. Solo due ragazze all'esterno (vestite con pantaloni/jeans e giubbotti/giacche)... Magari Berlusconi sta lavorando o dormento o, peggio... per me le stava spiando dal buco della serratura... (da dentro, ovviamente).
Anche nella quarta manca Berlusconi, ma "El Pais" l'ha pubblicata con orgoglio... si vedono 2 tette di una ragazza in topless che sta prendendo il sole e il culetto perizomato di una seconda ragazza in piedi. L'hanno certamente messa per dimostrare che... che... che... boh, non ne ho idea. Forse che sono anche loro dei guardoni!
L'ultima, la quinta, è la più terribile, perchè oltre a non esserci Berlusconi, si vede un uomo che ha il suo attributo di fuori e si intravede una ragazza sdraiata su un lettino a prendere il sole davanti a lui, pubblicata per far vedere che in SPagna non ci si vergogna dei maschi nudi... perchè altro non vuol dire.
E più ci penso, più continuo a credere che l'unico motivo che ha spinto un giornale come "El Pais" a intraprendere la strada dell'inutile gossip è che ha visto che proprio grazie all'inutile gossip probabilmente Repubblica vende di più... visto che veline, tronisti, grandifratellini, soprattutto tette, culi e cazzi... vendono sempre.
Infine chiudo anche io con qualche domanda a Repubblica ed a El Pais (va molto di moda ultimamente porre domande a qualcun'altro):
1) perchè vedendo queste foto una persona non dovrebbe votare Berlusconi?
2) non sarebbe meglio combattere Berlusconi sul piano politico?
3) se attaccare Berlusconi sul piano personale è l'unica arma a disposizione dell'opposizione... non equivale a riconoscere che polticamente Berlusconi è inattaccabile?
4) ultimamente, quale percentuale di mercato avete rubato ai più rinomati giornali di gossip?
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