mercoledì 23 settembre 2009

Libertà di informazione? Su Fox Crime c'è C.S.I.!

Ok, siamo a posto. La crisi economica? Chissene... Il terremoto? Ma chissene al quadrato... L'unico vero problema italiano è stato risolto e domani Travaglio farà il suo editoriale nella prima puntata della nuova stagione di "AnnoZero". Ma non pensate che questa telenovela sia finita... continuerà ancora perchè sono queste le notizie che la stampa ci propina, non quello che riguarda i veri problemi.

E di cosa parlerà il signor Travaglio? Ma di libertà d'informazione, no? Di cosa può parlare uno come lui? Come potrà fare un po' di sana pubblicità e promozione al nuovo quotidiano per il quale lavora (Il Fatto, uscito oggi per la prima volta). Non importa se Travaglio sta alla Libertà d'informazione quanto Matteo Salvini sta alla tolleranza verso immigrati e napoletani.
Già, perchè Travaglio è stato condannato per aver fornito una distorta rappresentazione di un fatto, col solo scopo di insinuare sospetti sulla figura di Previti. Si, non ho sbagliato a scrivere, parlo proprio di Previti. Insomma, questo luminare del giornalismo, al soldo di Di Pietro, ha dovuto dimostrare scarsa professionalità per insinuare sospetti su una persona che insinua sospetti persino a se stesso quando si guarda allo specchio.
E poi ci si chiede perchè Travaglio difficilmente accetta un contraddittorio...



La cosa che trovo assurda è che si parli di libertà d'informazione durante una trasmissione faziosa il cui unico scopo è quello di andare contro il Presidente del Consiglio. Mi chiedo se si parlerà solo della querela di Berlusconi a Repubblica oppure se si parlerà anche di quella di Fini al Giornale. Probabilmente si parlerà della battaglia tra Il Giornale e l'Avvenire ma chissà se verrà trattata per intero o se si chiederà aiuto a Travaglio per raccontarla a modo suo.

Di una cosa sono sicuro che non si parlerà: dell'assenza di professionalità dei giornalisti italiani. Non si parlerà certo della stampa odierna più interessata al sensazionalismo che alla vera informazione. Non si parlerà assolutamente del fatto che più che libertà di informazione in Italia si vuole difendere la libertà di diffamare. Insomma... saranno liberi, ancora una volta, di non informare.

Su Fox Crime c'è C.S.I.

domenica 20 settembre 2009

Di Pietro urla, Brunetta fa... la stampa? ridicola

Fanno abbastanza ridere le reazioni dell'opposizione alle parole di Brunetta che ieri, a Cortina D'Ampezzo ha parlato di "élite irresponsabili" che "vogliono un vero colpo di stato", riferendosi a "quelle 'della rendita paeassitaria, burocratica, finanziaria, editoriale' che pensano solo a come far cadere il governo che ha cominciato a colpirle". Il commento di Donadi (IDV), ossia "una risata ti seppellirà" è assolutamente esilarante quanto ridicolo perchè pronunciato qualche giorno dopo l'exploit del suo padrone Antonio Di Pietro: durante la festicciola del partito a Vasto, il più famoso ignorantone d'Italia ha prima paragonato il Presidente del Consiglio a Catilina, Nerone, Mussolini (a dire il vero questa è invidia) e Hitler e poi ha augurato "che cadrà con il dito alzato", riferendosi proprio a Berlusconi, sottolineando "esattamente come Saddam Hussein".
Altre reazioni sono comunque divertenti, come quella del futuro presidente del PD, Bersani, che ha dato a Brunetta del populista... se si considera che il proprio alleato Di Pietro è, senza dubbio, il più populista tra i politici italiani.
E' anche piuttosto divertente (per non dire deprimente) che i giornali che tanto combattono per la libertà di stampa e si pongono come modelli di informazione libera, come l'esperto di gossip Repubblica, riescono a mettersi in ridicolo appoggiando le parole di Di Pietro e cercando di ridicolizzare quelle pressochè identiche di Brunetta.

Personalmente credo che nonostante l'altezza, Brunetta sia qualche migliaio di spanne sopra Di Pietro...
Brunetta, da quando è ministro, ha fatto, ha lavorato per fare qualcosa di importante a favore dei cittadini. Qualcuno può dirmi cosa abbia fatto la starlette tv, ex magistrato, quando è stato ministro con Prodi?

venerdì 18 settembre 2009

"è decisiva la volontà del paziente"

Sono passati mesi da quando la vicenda di Eluana Englaro era costantemente sulle prime pagine dei giornali. Da allora la stampa italiana (senza distinzione) preferisce diffamare, parlare delle prestazioni sessuali di Berlusconi, dare spazio alle pressioni della Chiesa ai farmacisti o, peggio, riportare le immani stronzate che escono dalle bocche dei vari leghisti della prima o dell'ultima ora. E così ieri solo l'Unità ha riportato la notizia (riportata poi oggi dagli altri giornali, compreso quello di gossip) sulla sentenza del Tar del Lazio che stabilisce che non si può imporre l’alimentazione perchè è decisiva la volontà del paziente. Questo significa che grazie al ricorso che il Movimento per la difesa dei cittadini ha fatto contro l'ordinanza Sacconi, il ddl Calabrò (la famosa legge 'ad minchiam'), vergognosamente approvata dalla Camera ed ora in attesa dell'analisi al Senato, dovrà essere rivisto.

Secondo quanto riportato dai giornali, la sentenza stabilisce che "I pazienti in stato vegetativo permanente che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare  non devono in ogni caso essere discriminati rispetto agli altri pazienti.". Si aggiunge poi che il paziente "vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi".

Insomma, si riconosce che la legge 'ad minchiam' tanto difesa dalle frange fondamentaliste-cattoliche del nostro Parlamento è una legge discriminatoria che non rispetta i principi di "diritti" e "libertà" che sono alla base della Costituzione Italiana. Come dice il vicepresidente del Senato, Domenico Nania (PDL), "mi sembra costituzionalmente corretto che il paziente possa rinuncia­re alle cure e all’assistenza sani­taria, rientrando nella sua tota­le autonomia e nella sua sfera giuridica privata".

Il mio terrore è a causa delle sicure pressioni di un cittadino straniero, vestito di bianco che dice di essere il rappresentante sulla terra di un dio, chi ha combattuto e voluto la legge all'attuale vaglio del Senato non si fermerà e riprenderà il cammino per cercare di annullare anche la libertà di scelta ed il rispetto dei diritti della persona, in barba ai principi fondamentali della nostra Costituzione.

venerdì 11 settembre 2009

e la scopa nel culo, così ramazziamo San Pietro, no?

E' di qualche giorno fa la notizia che a Maggio 2009 la "Congregazione per l'educazione cattolica" aveva inviato una lettere ai Presidenti delle Conferenze episcopali dove si trattava lo scottante argomento dell'insegnamento della religione. Secondo queste menti eccelse, l'insegnamento della religione non può essere "limitato ad un'esposizione delle diverse religioni, in modo comparativo o neutro", ma deve concentrarsi nell' insegnamento della religione cattolica, controllato e gestito dalla stessa Chiesa.


Sono d'accordo... loro, a casa loro, ossia nello Stato della Città del Vaticano, possono fare questo ma in Italia e nei paesi civili questo non è accettabile. In Italia e nei paesi laici questo messaggio non deve passare.


Alcuni dei passaggi di questa lettera, almeno quelli che sono stati riportati dai giornali (io mi sono basato su quelli del Corriere.it, del giornale di Gossip Repubblica e la sua versione online Repubblica.it) sono piuttosto preoccupanti perchè confermano quanto la Chiesa non accetti che alle persone sia data la libertà di scelta, come per la Chiesa le persone non siano altro che pecore a cui non deve essere dato modo di conoscere quello che c'è intorno, ma solo seguire una serie di assurdi dogmi.
Secondo i firmatari (il cardinale Zenon Grocholewski e il monsignor Jean-Louis Brugue) l'ora di religione "deve presentare il messaggio e l'evento cristiano con la stessa serietà e profondità con cui le altre discipline presentano i loro saperi. Accanto a queste, tuttavia, esso non si colloca come cosa accessoria, ma in un necessario dialogo interdisciplinare". E' proprio questo il punto: il tutto potrebbe essere accettabile solo se alla base dell'insegnamento non ci fosse una specifica religione ma, come oramai avviene nei paesi più avanzati e laici, proprio quella presentazione multiconfessionale e di introduzione che la Chiesa, nella suo essere e rimanere retrogrado, proprio non vuole accettare.
E nella lettera questo viene detto più volte in maniera esplicita, come in questo frammnento: "in alcuni paesi sono state introdotte nuove regolamentazioni civili, che tendono a un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa, anche in contrasto con le scelte e l’indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alla formazione delle nuove generazioni".

A dire il vero io non sarei troppo preoccupato di queste continue ingerenze se i governanti attuali fossero in grado di pensare con le loro teste e, soprattutto, fossero coerenti con i concetti di laicità del nostro ordinamento. Purtroppo troppi atteggiamenti e, soprattutto, troppi provvedimenti (primo fra tutti quella vergognosa legge sul 'testamento biologico') mi fanno ricredere e iniziare ad aver paura di un futuro controllato da un gruppo di persone che pensano solo ed esclusivamente quello che un tizio in bianco, che si spaccia per la voce sulla terra di un dio, dice loro di pensare.

martedì 8 settembre 2009

Buon primo giorno di scuola, piccola...

L'anno scorso, quando per la prima volta nella tua vita sei entrata in una scuola non avevo ancora questo blog altrimenti questo post si riallaccerebbe certamente a quello. Ma a differenza dello scorso anno, questo inizio è diverso perchè sarai in un ambiente che già conosci e ritroverai i tuoi amici... l'anno scorso era tutto nuovo, l'anno scorso era tutto da scoprire...

Oggi sia mentre ti tenevo in braccio e ti salutavo, sia mentre ti guardavo salire le scale mentre mi allontanavo ho sentito un brivido... stai diventando grande e mi rendo conto che il tempo passa più velocemente di quanto si voglia: sei cambiata moltissimo in un anno, hai fatto incredibili salti in avanti e stai crescendo... come è giusto che sia.

Divertiti, tesoro mio, vivi questo periodo al massimo. Cresci... ma non così rapidamente..., ma soprattutto, mantieni sempre questo tuo fantastico sorriso che è il sole che illumina le mie giornate.

Buon primo giorno di scuola, piccola. Ti voglio bene. Tanto bene.

Il tuo papo

domenica 6 settembre 2009

Libertà di disinformare

Negli ultimi tempi la stampa (quella che può diffamare ma che non vuole essere messa dinnanzi alle proprie comprovate magagne) sta combattendo una strana battaglia per difendere la propria libertà, il proprio diritto ad informare... ma è veramente "informazione" o, al contrario, sana disinformazione? Il caso del 51enne morto a Napoli per colpa dell'inluenza A è una chiara conferma di quanto la stampa prima di raccogliere firme per difendere una libertà che già ha, dovrebbe raccogliere fondi per potersi pagare dei corsi di professionismo e serietà.

I titoli dei giornali, così come quelli di testa dei vari tele e radio giornali hanno tutti sottolineato che un 51enne napoletano è morto a colpa dell'influenza A, indicando solo poi all'interno dell'articolo le parole dei medici che spiegavano quanto il virus abbia solo ed esclusivamente aggravato uno stato già gravemente compromesso, cosa che sarebbe potuto accadere anche con una normale influenza. Ad essere onesti solo il giornale di Gossip Repubblica è stato più corretto e ha fornito, sin dal titolo, un quadro più coerente con la realtà.

Il risultato di questa nuova campagna disinformativa attuata dai vari giornalai (senza offesa per la categoria di persone che vendono i giornali) è che collaborano a creare una inutile, stupida ed assurda psicosi per un'influenza che tutti i medici dichiarano essere meno potente di quelle che normalmente affrontiamo durante l'inverno portando a gesti assurdi come l'uso della mascherina protettiva da parte dei portantini della bara, tra l'altro indossata anche dai pochissimi presenti al funerale, tutti in disparte e lontani dal feretro come riportato, ad esempio, da Corriere.it.

Ma perchè la gente spende soldi per comperare i giornali? Per essere "liberamente disinformati"? Bah!

giovedì 3 settembre 2009

Lega... idee confuse su meritocrazia e nepotismo?

Wikipedia definisce la meritocrazia come "forma di governo dove le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri, è affidata secondo criteri di merito, e non di appartenenza lobbystica, familiare (nepotismo e in senso allargato clientelismo) o di casta economica (oligarchia)". Credo, però, che alla Lega Nord queste parole non siano arrivate in modo corretto.
Il figlio del anziano Umberto Bossi, tale Renzo Bossi, pluribocciato agli esami di maturità, è stato chiamato a fare parte del Comitato di Presidenza dell'"Osservatorio sulla trasparenza e l'efficacia del sistema fieristico lombardo".

Tutto ciò mi fa pensare a due possibili opzioni:
1) E' stato chiamato a ricoprire quel ruolo per bieco nepotismo... insomma hanno fatto quella stessa identica "cosa" per cui accusano "Roma Ladrona". Insomma, ci troveremmo davanti ad una ulteriore conferma del mio pensiero che vede la Lega esprimere in vari modi l'invidia verso Roma.
2) E' stato chiamato a ricoprire quel ruolo in quanto 'meritevole', ossia scelto tra le migliori menti del partito... chissà gli altri.

Cosa è peggio? A voi la scelta!