domenica 8 novembre 2009

Collegare il cervello... no?

Ci sono cose al mondo che non hanno spiegazione... misteri a cui gli scienziati cercano, ogni giorno, di dare risposte credili. Uno di questi è il capire perchè ci siano persone con un cervello funzionante che continuano credere ad alcune enormi bufale che si presentano sottoforma di "pagine" o "gruppi" su Facebook, promettendo un po' di tutto.  Questo, ad esempio, è il periodo dell'"Account VIP con funzionalità incredibili", dei "10 milioni di iscritti per evitare che Facebook diventi a pagamento", i gruppi (e ce ne sono a quintali) che ti invitano ad iscriverti per poter sapere chi visita il tuo profilo.
Un vero e proprio mistero.

Io posso capire che la poca conoscenza del mondo dell'informatica possa portare a vedere nei computer quello che, in realtà, non sono. Chi guarda C.S.I., ad esempio, può facilmente convincersi che esistano sistemi di analisi audio in grado di prendere una registrazione di una telefonata e rimuovere il rumore delle macchine che passano, identificando il camion dell'assassino. Chi ha visto la prima serie (credo) di R.I.S. poteva facilmente credere che una patologa fosse in grado di identificare i segni di un omicidio sulla foto di un cadavere che le è stata inviata via MMS ed è stata proiettata su un muro. Per non parlare di come i computer siano in grado di leggere nella mente dell'operatore che al grido "ingrandisci la mano", con il solo click su un tasto il programma identifica la mano (quella giusta, ovviamente, non l'altra) e la ingrandisce in modo tale che si riconosce senza ombra di dubbio la scritta riflessa sull'anello. Il tutto semplicemente da un frame della registrazione della telecamera di sorveglianza.
Il fatto è che mentre in questi casi la fiction rende ovvio l'esagerazione, nel caso di Facebook è assolutamente incredibile come si possa credere (e, ancora peggio, diffondere) certe cose. Basterebbe fare due cose. La prima andare a guardare la pagine e/o il gruppo a cui si è invitati e la seconda pensare il perchè Facebook debba utilizzare gruppi e/o pagine realizzati ed amministrati da persone che con l'azienda non hanno nulla a che vedere, per rendere noto nuove funzionalità e/o iniziative? Se Facebook avesse realmente deciso di diventare a pagamento, perchè un numero di iscritti inferiore al 3% degli utenti deve essere sufficiente a far cambiare loro idea? E qualcuno potrebbe anche spiegarmi la logica per cui l'iscrizione ad un gruppo possa essere sufficiente a sapere chi son ole persone che visitano il mio profilo? E, domanda, una volta che li sappiamo, che facciamo? Li denunciamo per curiosità? Li contattiamo per sapere il perchè della visita? Gli chiediamo l'amicizia? E' solo curiosità morbosa?

Quando qualcuno vi invita ad un gruppo e/o a diventare fan di qualcosa... potreste collegare il cervello e pensarci? Se non lo volete fare, potreste evitare di girare anche a me l'invito?
Grazie.