venerdì 18 settembre 2009

"è decisiva la volontà del paziente"

Sono passati mesi da quando la vicenda di Eluana Englaro era costantemente sulle prime pagine dei giornali. Da allora la stampa italiana (senza distinzione) preferisce diffamare, parlare delle prestazioni sessuali di Berlusconi, dare spazio alle pressioni della Chiesa ai farmacisti o, peggio, riportare le immani stronzate che escono dalle bocche dei vari leghisti della prima o dell'ultima ora. E così ieri solo l'Unità ha riportato la notizia (riportata poi oggi dagli altri giornali, compreso quello di gossip) sulla sentenza del Tar del Lazio che stabilisce che non si può imporre l’alimentazione perchè è decisiva la volontà del paziente. Questo significa che grazie al ricorso che il Movimento per la difesa dei cittadini ha fatto contro l'ordinanza Sacconi, il ddl Calabrò (la famosa legge 'ad minchiam'), vergognosamente approvata dalla Camera ed ora in attesa dell'analisi al Senato, dovrà essere rivisto.

Secondo quanto riportato dai giornali, la sentenza stabilisce che "I pazienti in stato vegetativo permanente che non sono in grado di esprimere la propria volontà sulle cure loro praticate o da praticare  non devono in ogni caso essere discriminati rispetto agli altri pazienti.". Si aggiunge poi che il paziente "vanta una pretesa costituzionalmente qualificata di essere curato nei termini in cui egli stesso desideri, spettando solo a lui decidere a quale terapia sottoporsi".

Insomma, si riconosce che la legge 'ad minchiam' tanto difesa dalle frange fondamentaliste-cattoliche del nostro Parlamento è una legge discriminatoria che non rispetta i principi di "diritti" e "libertà" che sono alla base della Costituzione Italiana. Come dice il vicepresidente del Senato, Domenico Nania (PDL), "mi sembra costituzionalmente corretto che il paziente possa rinuncia­re alle cure e all’assistenza sani­taria, rientrando nella sua tota­le autonomia e nella sua sfera giuridica privata".

Il mio terrore è a causa delle sicure pressioni di un cittadino straniero, vestito di bianco che dice di essere il rappresentante sulla terra di un dio, chi ha combattuto e voluto la legge all'attuale vaglio del Senato non si fermerà e riprenderà il cammino per cercare di annullare anche la libertà di scelta ed il rispetto dei diritti della persona, in barba ai principi fondamentali della nostra Costituzione.