Ieri, dopo anni di vuoto televisivo, Beppe Grillo (condannato per omicidio colposo) è apparso in televisione durante la trasmissione Exit (su La7, condotto da Ilaria D'Amico). A dire il vero avevo anche io creduto alla tesi del "Pesce d'Aprile", se non altro perchè trovavo difficile che Grillo si presentasse sulla televisione di uno dei suoi più grandi nemici. Invece no, i soldi contano più delle idee ed ecco che l'assassino è realmente ospite della trasmissione (in collegamento da Bruxelles dove ha fatto un intervento al Parlamento Europeo) per, come da accordi con la rete, trattare alcuni argomenti ed accettare un contraddittorio. Peccato che si stia parlando di Beppe Grillo e non di una persona onesta e corretta... il risultato è che ne dice di cotte e di crude contro chiunque, insultando a destra e manca, utilizzado parolacce anche pesanti e improperi anche contro la polizia, azzittendo e non lasciando parlare gli ospiti che cercavano di intervenire per controbattere e o proporre le loro tesi. Invece no... un monologo che si conclude con l'abbandono della diretta.
Qualche giorno fa, commentando il comportamento di un 'wanna-be-amico', avevo usato la parola "fascismo" per indicare il modo di questa persona di non accettare commenti contrari al suo pensiero su status, link e in generale su quello che lui condivideva. Oggi, davanti al video del monologo di Grillo mi sento di dire che il comportamento di questo assassino è bene o male lo stesso: come ha detto un ospite della trasmissione (non so quale, l'ho sentito durante 'La Zanzara' di Radio24), la sua idea di democrazia è quella di prevalere sugli altri, di parlare senza ascoltare, di imporre senza accettare critiche. E dopo il codardo comportamento di Grillo di ieri come non essere in accordo con questa tesi?
Il fatto è che Grillo è una persona intelligente che ha capito come riuscire a fare il politico, senza esporsi direttamente, rimanendo sempre a "cavallo" di quell'onda di malessere generale che, bene o male, è sempre presente. Protetto dal suo "sono solo un comico" fa monologhi unendo verità e bugie, non accettando il contraddittorio per impedire che le bugie vengano svelate. Protetto dal "sono solo un comico" si permette di dire cose allucinanti, anche pesantemente offensive utilizzando i difetti fisici delle persone (ad. es. Brunetta). Protetto dal "sono solo un comico" può fare i comizi facendo pagare la gente sia direttamente (pubblico pagante) che tramite la vendita dei DVD dal sito.
Da informatico, poi, ho trovato assolutamente vergognoso che questo signore abbia parlato di Open Source all'interno di un intervento caratterizzato dalla sua codardia: l'Open Source si basa sulla collaborazione e sulla discussione di chi partecipa al progetto... nulla a che vedere con il comportamento stile fascista di Grillo.
E la cosa grave è che ci sono quintalate di persone (e ne ho una in ufficio) che si sono fatte lavare il cervello da Grillo, che pendono dalle sue labbra... persone che qualsivoglia affermazione (o azione) questo assassino faccia è giusta e va difesa: persino la codardata di ieri è stata commentata positivamente, elogiata al grido di "non puoi discutere con gente come quella in studio... non puoi discutere con i coglioni".
E difatti io con quelli che dicono queste cose ho smesso di discuterci da tempo.