mercoledì 25 marzo 2009

Quando si calpesta la libertà personale...

Ci avevano provato con un famoso decreto legge ("ad minchiam") che il nostro Presidente della Repubblica ha intelligentemente deciso di non firmare (dove cavolo era l'urgenza?). Poi avevano acceso il deretano di tutti, calpestando qualsiasi cosa pur di far passare la stessa legge ("ad minchiam"), ma Eluana era morta prima che riprendessero a torturarla come avevano fatto nei 17 anni precedenti.
Oggi il Senato Italiano ha bocciato l'emendamento del PD tramite il quale sarebbe stato consentita la scelta di sospendere l'idratazione e l'alimentazione: il risultato è, utilizzando le frasi di quella faccia da screensaver di Sacconi, "Con questo provvedimento non sarà più possibile un caso Englaro"... che io tradurrei in questo modo: "Con questa nostra legge ad 'minchiam', siamo riusciti, come ordinatoci dal Pastore Tedesco, a calpestare la libertà personale e a vendicare l'affronto fatto da Napolitano... e tutto in un colpo solo".
E' triste, ma è così.
Con questo provvedimento, la maggioranza (e parte dell'opposizione, ovviamente) è riuscita a sputare su quella splendida frase all'inizio dell'art 13 della Costituzione Italiana che recita "La libertà personale è inviolabile". E non è la prima volta, visto che una cosa simile capitò anche quando fu varata la famosa legge sulla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).

Ho sempre pensato che un partito o forza politica che si chiama "Popolo della Libertà" debba cercare di combattere per difendere proprio quel sacro concetto che definisce inviolabile la libertà personale. Questo, per me, significa che ogni persona deve essere libera di fare, pensare e dire qualsiasi cosa, sino a quando non viene intaccata in alcun modo la libertà altrui e per questo le leggi devono imporre i paletti necessari a proteggere e difendere proprio l'inviolabilità della libertà personale.
Invece no. Così come per la legge sulla PMA, anche questa legge 'ad minchiam' è l'esatto contrario di questi concetti. Ad una famiglia che vuole avere figli ma non può non è consentito averli con la fecondazione eterologa, devono non averli (ma non ci tenevano alla famiglia?)... oppure se la probabilità che un figlio nasca malato a causa delle malattie genetiche dei genitori, è giusto farlo nascere malato. Allo stesso modo se una persona vuole fortemente che su di lei/lui non sia fatto alcun accanimento terapeutico, e che non sia tenuto in vita artificialmente... no, non può scegliere e deve vivere in quello stato vegetativo... tanto, in quello stato, non potrà mai lamentarsi contro gli autori di questa legge. In Italia le leggi si fanno per restringere le libertà, in modo che non facciano le cose che non piacciono a qualcuno... ed è proprio questa la cosa più grave: all'origine di queste leggi c'è un tizio vestito di bianco che pontifica e che cerca di influenzare con i suoi discorsi retrogradi e medievali le decisioni dei governi italiani, che impone a tutti (anche a chi non lo considera che un capo di stato qualsiasi) il proprio pensiero, la propria morale, la propria etica. Quella stessa etica che gli fa spendere milioni di euro per una vacanza o che gli fa indossare un vestito da oltre mille euro, in barba a quei concetti di povertà che dovrebbero essere alla base degli insegnamenti cristiani. Quello stesso tizio in bianco che viagga a nostre spese (l'aereo del suo ultimo viaggio in Africa lo ha pagato lo Stato Italiano) e che parla di aiuti ai poveri: chissà quanti africani sfamerebbe se rinunciasse a quei lussi tanto terreni che lo caratterizzano.

La libertà, soprattutto la libertà di scelta, è un sogno che in Italia sembra sempre più irrealizzabile, indipendentemente dalla forza politica che governa il paese: mettiamoci il cuore in pace. L'importante è che si continui a pensare con la propria testa e non con quella di chi ci vuole fare il lavaggio del cervello... (e se pensi che la chiesa non faccia questo, mi dispiace, mi sa che il tuo è già andato).