Sarà, ma nessuno riesce a togliermi dalla testa che "Chicco" Mentana avrebbe dovuto evitare di fare i capricci e, soprattutto, che tutti coloro che lo hanno elevato a martire della battaglia a favore dell'informazione abbiano probabilmente mandato i loro neuroni in vacanza prima di parlare.
Eluana muore. La notizia viene data in televisione più o meno in concomitanza con la chiusura dei telegiornali, verso le 8:30. A questo punto le Rai, Mediaset e Ttelecom (proprietaria de La7 e MTV) decidono di intervenire sui propri palinsesti: Rai e Mediaset cancellano dei prorammi registrati per proporre speciali sull'argomento (Vespa su Ra1, Fede su Retequattro), delle ampie finestre informative (Rai3 e Italia1), lasciando, però, intatti i due reality di punta (X-Factor e Grande Fratello) sia perchè in diretta e quindi più complessi da fermare ma soprattutto perchè fonte di introiti non indifferenti. Telecom non ha bisogno di modificare le proprie trasmissioni "Otto e Mezzo" e "L'Infedele", ma solo il loro argomento.
Mentana, direttore editoriale di Canale 5, annuncia le dimissioni in quanto Mediaset ha preferito lasciare in onda il GF nonostante lui fosse pronto a coprire l'argomento con la sua trasmissione Matrix, completando il discorso con un attacco a Mediaset per cui solo l'audience è importante. Mentana, per essere onesti, non aveva proposto la cancellazione del Grande Fratello, ma più come proporre una serie di finestre informative all'interno della trasmissione della Marcuzzi.
Che la morte di Eluana fosse un evento da seguire e da trattare siamo tutti d'accordo. L'impatto che questa vicenda ha avuto sull'opinione pubblica è stato immenso, sia per il grande valore emotivo della cosa, sia per tutto quello che ha generato politicamente e sulla vita del paese. Ma questo, scusate, non basta a giustificare una copertura su tutte le televisioni. 5 reti su 8 hanno trattato l'argomento, 5 reti su 8. Sono tante. Mediaset ha coperto in maniera completa l'evento e tutto quello che ne era collegato (incluse le vergognose risse in Parlamento e le cazzate sparate da vari senatori), fornendo, però, una via d'uscita anche a coloro che, magari, volevano allontanarsi da questa storia, prendere una boccata d'aria e far rilassare il proprio cervello con qualcosa di leggero... finto... non impegnativo. Mediaset, in quanto televisione commerciale, ha voluto giustamente cavalcare questa necessità, pur mantenendo aperta la porta dell'informazione, presente su uno del canali dell'azienda.
Ma questa vicenda che si è svolta in casa Mediaset, è diventata la bandiera di tutta quella serie di intellettualoidi che giudicano chi guarda il Grande Fratello come dei cerebrolesi, unita a tutto il gruppo di fondamentalisti anti-berlusconiani che pur di criticare il Presidente del Consiglio sono disposti a saltare sul cavallo di chiunque faccia qualcosa contro di lui, direttamente o indirettamente. Mentana è diventato il martire dell'informazione, l'ultimo baluardo di un mondo che sta sparendo sotto le luci di trasmissioni idiote che cercano di annebbiare i cervelli o, peggio, è diventato Davide contro il Golia... "Berlusconi contro Mentana" ha detto una ascoltatrice durante la trasmissione di Ferrara "Parliamo con l'elefante" di questa mattina.
A me, francamente, tutta questa storia puzza di bruciato.
Ho grande rispetto (anche calcisticamente parlando) per Mentana che reputo un ottimo giornalista e conosco benissimo il suo odio per la ricerca della dietrologia... ma questo non mi toglie dalla testa che in questa situazione ci sia qualcosa di più profondo. Sono più che certo che l'intenzione di Mentana fosse quella di fornire la giusta informazione ad un evento che è stato reso importante proprio dall'opinione pubblica e sono certo che questo stesso evento facesse un po' a pugni con lo spirito del Grande Fratello. Ma non capisco perchè, davanti al fatto che l'azienda (Mediaset) stesse già coprendo la cosa in maniera completa con 2 reti, Mentana non abbia potuto accettato la cosa.
Faccio fatica a non vedere, in questa vicenda, un po' di narcisismo mediatico, necessità di "fare qualcosa io perchè so che lo faccio meglio" o, peggio, qualche rancore contro una azienda che contrappone a Mentana su Canale 5 il neo acquisto Chiambretti su Italia 1. Faccio fatica a credere che dietro queste dimissioni vi siano solo le ragioni di un dissenso su questa vicenda.
Io stesso, che ho vissuto con un fortissimo interesse questa triste storia, ho voluto guardare il Grande Fratello, nella speranza di riuscire a far rilassare le forti emozioni della notizia della morte di Eluana. Mentre guardavo il Grande Fratello, comunque, continuavo a informarmi con il mezzo più completo a mia disposizione (Internet) e versavo i miei pensieri su questo blog. Ma avrei anche avuto la libertà di cambiare canale e seguire Vespa, Fede o Lerner che trattavano l'argomento. Ma non ho voluto farlo.
E come me circa 9 milioni di persone hanno potuto scegliere, in libertà.